Una dipendente di un bar nel centro storico di San Donà, in provincia di Venezia, è stata scoperta a rubare 150 euro al giorno dagli incassi del locale in cui lavorava. I titolari chiedono un risarcimento di 300mila euro
Una dipendente di un bar nel centro storico di San Donà, in provincia di Venezia, è stata scoperta a rubare 150 euro al giorno dagli incassi del locale in cui lavorava. I proprietari dell’attività, che l’avevano assunta con fiducia, hanno rilevato un calo significativo dei guadagni e hanno deciso di indagare.
Grazie all’installazione di telecamere nascoste, i titolari hanno potuto immortalare la dipendente mentre prelevava regolarmente 150 euro dalla cassa durante i suoi turni di lavoro. In questo modo, la cresta è arrivata a raggiungere la cifra di 300.000 euro.
Ora i proprietari del bar hanno deciso di chiedere un risarcimento all’ex dipendente per l’intero ammontare sottratto. La donna è stata indagata per furto aggravato dalle forze dell’ordine.
L’avvocato Marco Maurizio Soligon, che assiste i titolari dell’attività, ha spiegato che inizialmente non avevano notato gli ammanchi, ma in seguito hanno scoperto il furto grazie alle telecamere nascoste, riuscendo a cogliere la dipendente in flagrante.
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