Secondo un’indagine di Skuola.Net, una matricola su tre non ha ancora trovato un posto letto. Prezzi elevati, condizioni precarie degli immobili e rischi di truffe stanno rendendo lo studio lontano da casa sempre più complesso e oneroso
L’emergenza alloggi per gli studenti universitari fuori sede ha raggiunto livelli critici, rendendo molto difficile per molti giovani trovare una sistemazione adeguata. L’anno accademico è già iniziato, ma secondo un’indagine condotta da Skuola.Net, una matricola su tre non ha ancora trovato un posto letto. L’indagine evidenzia un aumento costante dei problemi legati alla ricerca di alloggi: prezzi elevati, condizioni precarie degli immobili e rischi di truffe stanno rendendo lo studio lontano da casa sempre più complesso e oneroso.
Le difficoltà non riguardano solo le matricole: anche gli studenti fuori sede da più anni stanno affrontando situazioni simili. Più di uno studente su quattro ha cambiato alloggio recentemente, e spesso per motivi economici. Il prezzo medio di una stanza si aggira intorno ai 430 euro al mese, ma circa il 10% degli studenti paga oltre 800 euro.
I “nemici” dei fuori sede
Tra i principali ostacoli per gli studenti fuori sede ci sono gli aumenti incontrollati degli affitti e la conversione degli appartamenti in strutture turistiche come bed&breakfast. A fronte di 1.600.000 iscritti agli atenei tradizionali, circa 400.000 studenti provengono da altre regioni, ma gli studentati pubblici offrono poco più di 40.000 posti letto. Di conseguenza, per la maggior parte degli studenti la ricerca di una casa o una stanza in affitto è una necessità obbligata.
L’indagine
Tra le matricole intervistate, circa una su cinque ammette di aver iniziato la ricerca dell’alloggio in ritardo. Tuttavia, la maggior parte degli studenti fuori sede si trova senza una sistemazione a causa di fattori esterni. Il 39% degli intervistati dichiara di aver incontrato prezzi esorbitanti per alloggi che non giustificavano il costo. Un altro 39% ha trovato offerte abbordabili ma ha poi scoperto che le condizioni degli immobili erano pessime o che le condizioni di vita sarebbero state inadeguate.
Un ulteriore problema è rappresentato dai pregiudizi dei proprietari. Sempre secondo quanto riportato sui vari gruppi, molti proprietari preferiscono affittare le stanze a studentesse. Infatti, il 49% degli intervistati ha riferito di essersi imbattuto in annunci riservati “solo a ragazze”.
La co-abitazione
Anche tra i fuori sede di lungo corso, circa il 27% ha cambiato alloggio recentemente, e metà di loro ha dovuto farlo per motivi economici. La co-abitazione continua a essere la soluzione preferita dagli studenti: oltre 4 su 10 condividono la casa con altri coinquilini. Tra questi, il 44% divide l’appartamento con tre o più persone, il 34% con due coinquilini, e il 22% con uno solo. Il 60% degli studenti che co-abitano ha scelto una stanza singola; il 28% accetta di condividere la stanza con un’altra persona, mentre solo il 12% vive in stanze triple o quadruple.
Circa il 30% degli studenti fuori sede è riuscito a trovare una sistemazione in studentati universitari, collegi o convitti privati. Solo il 20% degli intervistati dispone di un appartamento tutto per sé. Un piccolo gruppo, pari al 6%, ha trovato alloggio grazie all’ospitalità di parenti o conoscenti nella città in cui studiano.
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