Un gruppo di paesi produttori di petrolio, tra cui Arabia Saudita e Russia, ha bloccato le normative delle Nazioni Unite per limitare la produzione e l’uso della plastica. Durante un vertice a Busan, in Corea del Sud, i delegati hanno discusso un possibile trattato per affrontare l’inquinamento da plastica, ma non sono riusciti a raggiungere un accordo. I produttori di petrolio sostengono che il problema non sia la plastica in sé, ma l’inquinamento ad essa associato. Le Nazioni Unite hanno annunciato che i colloqui riprenderanno nel 2025
Un gruppo di paesi produttori di petrolio, tra cui Arabia Saudita e Russia, ha bloccato le normative delle Nazioni Unite sulla plastica durante un vertice che si è tenuto a Busan, in Corea del Sud. Questo incontro, iniziato il 25 novembre, aveva come obiettivo quello di discutere un trattato vincolante per limitare la produzione e l’uso della plastica, in risposta al crescente problema dell’inquinamento da plastica.
Le Nazioni Unite hanno definito questi colloqui come “essenziali” per affrontare l’inquinamento da plastica, ma alla fine del vertice non è stato raggiunto alcun accordo. I negoziatori hanno concluso la loro quinta sessione senza trovare un consenso e hanno deciso di rinviare ulteriori discussioni al 2025. Il presidente del comitato di negoziazione, Luis Vayas, ha dichiarato che ci sono ancora divergenze significative da affrontare.
Durante il vertice, i rappresentanti dei paesi produttori di petrolio hanno espresso la loro opposizione a qualsiasi riduzione della produzione di plastica. Abdulrahman Al Gwaiz, delegato dell’Arabia Saudita, ha affermato che “il problema è l’inquinamento, non la plastica in sé”. La Russia ha sostenuto che le proposte per limitare la produzione di plastica sono motivate da interessi economici.
Inoltre, è emerso che una forte lobby industriale era presente ai negoziati. Ben 220 lobbisti dell’industria chimica e dei combustibili fossili hanno partecipato all’incontro, rendendo la loro delegazione la più numerosa. Questo ha sollevato preoccupazioni riguardo all’influenza delle aziende sulla formulazione del trattato.