Un drone portoghese è caduto o è stato abbattuto in profondità all’interno della Russia, nei pressi di un’importante installazione radar. Questo episodio segna il primo utilizzo di un’arma NATO sul territorio russo?
Il 26 maggio, un drone ucraino ha colpito un radar russo a lungo raggio, il Voronezh-DM, situato vicino a Orsk, nella regione di Orenburg, a circa 1.500 chilometri dalla zona più vicina controllata dall’esercito ucraino. Questo attacco è stato uno dei più profondi mai realizzati dalle forze ucraine e ha attirato molta attenzione.
Rapporti e fotografie sui social media indicano che il radar è stato colpito da un drone britannico-portoghese Tekever AR3, che sarebbe stato poi abbattuto dai russi. Se confermato, sarebbe la prima volta che un’arma NATO penetra così profondamente in territorio russo.
L’attacco è significativo in un momento in cui ci sono pressioni crescenti affinché l’Ucraina possa utilizzare armi occidentali contro obiettivi russi. I legislatori della NATO hanno recentemente votato per abolire l’embargo sull’uso di armi occidentali contro la Russia. Anche il Presidente francese Emmanuel Macron ha sostenuto questa idea, affermando che l’Ucraina potrebbe colpire obiettivi russi se questi minacciano il suo territorio.
Tuttavia, il Presidente russo Vladimir Putin ha avvertito che permettere all’Ucraina di usare armi occidentali contro la Russia potrebbe portare a un conflitto globale, sottolineando che un’escalation potrebbe avere conseguenze gravi.
Il Voronezh-DM è un radar strategico russo utilizzato per rilevare missili da crociera e balistici, oltre a identificare potenziali attacchi nucleari. Con una portata di circa 6.000 chilometri, è collegato a vari sistemi di difesa, tra cui il sistema S-500. Attacchi a questo tipo di sistema potrebbero suggerire un utilizzo su larga scala di missili balistici da parte dell’Ucraina, portando a un rischio di escalation.
Il Tekever AR3, il drone presumibilmente utilizzato, è progettato per missioni di sorveglianza e ricognizione, non per attacchi diretti. Questo aggiunge un ulteriore livello di complessità alla situazione, che continua a essere sempre più tesa e incerta.