Cristian Pasolini, segretario della Lega di Mantova, è al centro di una polemica per un post pubblicato su Facebook. “Bene l’inaugurazione della palestra ed ennesimo taglio del nastro con foto di rito e tradizionale prima fila con bimbo negroide”
Cristian Pasolini, segretario della Lega di Mantova, è al centro di una polemica per un post pubblicato su Facebook. Il post commentava l’inaugurazione di una palestra comunale, dove il sindaco del PD, Mattia Palazzi, aveva tagliato il nastro insieme a diversi bambini, tra cui uno di origine straniera. Pasolini ha scritto: «Bene l’inaugurazione della palestra ed ennesimo taglio del nastro con foto di rito e tradizionale prima fila con bimbo negroide (bimbo di colore, se non vogliamo usare correttamente i termini scientifici di lingua italiana)».
Il post è stato poi rimosso da Facebook, probabilmente dallo stesso Pasolini dopo le numerose critiche ricevute non solo dai partiti di opposizione ma anche da molti cittadini. Pasolini si è difeso sostenendo che il termine “negroide” è presente nel vocabolario italiano e non ha un significato offensivo. Ha affermato: «Caucasoide, negroide, mongoloide, australoide sono termini corretti della nostra lingua e non hanno significato offensivo. È la lingua di Dante, quella che ci ha insegnato Dante. Si può dire Dante o si offende qualcuno?».
Il capogruppo del Partito Democratico della Lombardia, Pierfrancesco Majorino, ha definito le parole di Pasolini «sprezzanti, ingiuriose, razziste» e ha chiesto spiegazioni ai leader della Lega, Matteo Salvini e Attilio Fontana.
Anche il sindaco di Mantova, Mattia Palazzi, ha criticato duramente Pasolini, esprimendo disgusto per l’uso del bambino come strumento politico. Ha scritto su Facebook: «Non riposto la foto dell’inaugurazione della palestra che utilizza nel post per rispetto di quel bimbo, disgustosamente usato come strumento politico per attaccare me. Nella foto i bimbi che tagliano il nastro sono 4, eppure il segretario della lega si sofferma solo sul bimbo di colore. Non credo servano ulteriori considerazioni se non disgusto. A me la politica fatta così fa davvero schifo. Anche umanamente. Al bimbo e alla sua famiglia un abbraccio grande, a nome mio e della comunità mantovana».
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