La macchia solare che ha causato le aurore boreali all’inizio di maggio sta tornando visibile sul lato del Sole rivolto verso la Terra, pronta a provocare nuovi fenomeni. La regione attiva solare AR 13664, che ha prodotto 12 brillamenti solari di classe X in sei giorni, sta riemergendo a causa della rotazione solare. Durante il precedente passaggio, le espulsioni di massa coronale (CME) di questa macchia hanno causato una tempesta geomagnetica di categoria G5, la prima dal 2003, che ha generato aurore visibili in tutto il mondo.
Il 14 maggio, prima di sparire dietro il bordo occidentale del Sole, la regione ha prodotto il più grande brillamento solare dal settembre 2017, con un’esplosione di classe X8,79, danneggiando perfino il sistema Starlink. Con un periodo di rotazione solare di circa 27 giorni, una regione attiva rimane visibile dalla Terra per circa due settimane. AR 13664, rinominata AR 13697, non è mai stata completamente nascosta grazie alle osservazioni della navicella Solar Orbiter dell’Agenzia Spaziale Europea.
Durante il transito dietro il Sole, l’attività di AR 13697 è diminuita, ma con la sua ricomparsa alla fine di maggio, ha prodotto un brillamento solare di classe X2,9, dimostrando che è ancora in grado di generare eventi significativi. La regione continuerà a essere visibile per le prossime due settimane, durante le quali qualsiasi brillamento solare potrebbe causare blackout radio temporanei sulla Terra.
Le CME, a differenza dei brillamenti solari, sono direzionali e il loro impatto sulla Terra dipende dalla posizione di eruzione sul Sole. AR 13697 raggiungerà una posizione ottimale per connessione con la Terra tra il 4 e il 6 giugno, aumentando le probabilità di tempeste geomagnetiche e aurore potenziate.
Fortunatamente, sembra che l’attività di AR 13697 sia diminuita rispetto al precedente passaggio, riducendo la probabilità di grandi spettacoli aurorali. Tuttavia, anche un singolo brillamento solare ben posizionato potrebbe causare una CME sufficiente a scatenare una tempesta geomagnetica.