OSSERVATORIOMALATTIERARE – Tumori pediatrici: in Italia ogni anno 2.500 nuovi casi ma 4 bambini su 5 guariscono

In Italia, ogni anno si registrano circa 2.500 nuovi casi di tumori tra bambini e adolescenti, con circa 1.500 casi nella fascia d’età 0-14 anni e 800-900 casi tra i 14 e i 18 anni. Nei bambini sotto i 14 anni, i tumori più comuni sono le leucemie, in particolare la leucemia linfoblastica acuta con circa quattrocento diagnosi all’anno. Tra gli adolescenti, il tumore più frequente è il linfoma di Hodgkin, con circa 150 casi all’anno. Altri tumori che colpiscono questa fascia d’età includono i tumori cerebrali, il neuroblastoma e l’epatoblastoma. Negli adolescenti sono caratteristici anche i tumori ossei, come l’osteosarcoma.

È essenziale una diagnosi tempestiva per migliorare le possibilità di guarigione. Nei bambini fino a 14 anni, il tempo medio tra la comparsa dei sintomi e la diagnosi è di circa quaranta giorni, mentre per gli adolescenti si registrano spesso ritardi diagnostici superiori ai cento giorni, a causa della mancanza di un medico di riferimento e della tendenza a sottostimare i sintomi.

Negli ultimi decenni sono stati compiuti grandi progressi nelle cure per i tumori pediatrici. Oggi, oltre l’80% dei piccoli pazienti guarisce, con punte del 90% per alcune forme come le leucemie linfoblastiche acute, i linfomi e i tumori di Wilms. Tuttavia, alcune forme molto aggressive, come certi sottotipi di neuroblastoma, rimangono difficili da trattare.

Il successo delle cure è attribuibile alla ricerca scientifica e al modello organizzativo in rete. In Italia, i piccoli pazienti vengono trattati nei 49 centri Aieop (Associazione Italiana Ematologia Oncologia Pediatrica) con protocolli condivisi, garantendo omogeneità e qualità delle cure.

Le famiglie spesso devono spostarsi in centri specializzati lontani da casa. Circa il 50% dei bambini viene curato fuori dalla propria regione, e in alcune regioni come la Calabria, il 75% dei bambini deve andare altrove. La Rete Nazionale Tumori Rari, istituita nel 2017, mira a garantire percorsi di cura omogenei e di alta qualità per i pazienti con tumori rari su tutto il territorio nazionale.