Una donna disabile di 57 anni è stata schiavizzata e costretta a fare i lavori domestici da due donne, madre e figlia, residenti nel Torinese. Legavano la vittima al letto con le corde, impedendole persino di andare in bagno
Una donna disabile di 57 anni è stata schiavizzata e costretta a fare i lavori domestici da due donne, madre e figlia, residenti nel Torinese. Secondo l’accusa, le imputate legavano la vittima al letto con le corde, impedendole persino di andare in bagno, e la costringevano a uno “stato di soggezione continuativa, azzerandone la capacità di reazione”.
La vittima veniva quotidianamente picchiata selvaggiamente, tanto da subire fratture alle costole e lividi in tutto il corpo. Le sue grida di dolore e le invocazioni di aiuto venivano udite in tutto il condominio. Doveva stirare di notte, lavare gli armadi e pulire la cucina, senza avere un attimo di respiro e relax.
Le imputate le vietavano di pregare e le gettavano via tutti gli oggetti personali. La donna non poteva parlare con nessuno, nemmeno al telefono, ed era costretta a dormire per terra, in corridoio o persino sul balcone d’inverno. Riceveva solo docce fredde e cibo vecchio, a volte venendo lasciata a digiuno per settimane, tanto da essere costretta a rovistare nella spazzatura.
La prima imputata è stata condannata a 18 anni di reclusione, mentre la seconda a 10 anni. Entrambe dovranno versare una provvisionale di circa 60.000 euro alla vittima. Il marito della principale imputata è stato invece assolto.
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