Sono 7 i vigili indagati per l’aggressione al transgender brasiliano a Milano

Nel caso del transgender colpito con calci e manganellate da agenti della polizia locale di Milano il 24 maggio, le indagini hanno portato a 7 indagati

Sono 7 i vigili indagati per l’aggressione al transgender brasiliano a Milano
Nel caso dell’aggressione a Bruna, transgender colpito con calci e manganellate da agenti della polizia locale di Milano il 24 maggio, le indagini hanno portato a 7 indagati. Oltre ai tre vigili già accusati di lesioni personali aggravate, altri 4 agenti sono ora accusati di falso in atto pubblico e abuso di autorità contro arrestati o detenuti.

Le accuse principali riguardano il trattamento subito da “Bruna” dopo l’aggressione. La procura sostiene che il transgender sia stato ammanettato con le braccia dietro la schiena per un’ora, nonostante fosse collaborativo e in condizioni fisiche critiche. Gli agenti sono accusati di impedirgli di stendersi sul letto della cella, pulirsi il volto dal sangue e alleviare il proprio malessere agli occhi, configurando così l’ipotesi di abuso di autorità contro arrestati.

Anche “Bruna” è destinatario di un avviso di conclusione delle indagini, con accuse di resistenza, lesioni ai danni di un agente, rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale e ricettazione.

La procura smentisce la ricostruzione fornita dagli agenti inizialmente, accusandoli di falso in atto pubblico. Secondo i pm, “Bruna” non è stato portato negli uffici della polizia locale “in attesa di espletare le formalità di rito”, ma è stata condotto direttamente alla camera di sicurezza, con le manette ai polsi. Contestano anche la versione degli agenti secondo cui il transgender mostrava nudità in presenza di donne e bambini e urinava in pubblico.

Inoltre, la procura afferma che il transgender non era in uno stato di evidente agitazione e che le motivazioni dell’intervento degli agenti erano diverse da quanto dichiarato. Smentiscono anche l’affermazione che “Bruna” avrebbe dato testate contro i finestrini dell’auto, causandosi lesioni al capo. L’ipotesi di falso in atto pubblico si basa su queste contestazioni alla versione degli agenti.

L'informazione è di parte! Ci sono giornali progressisti e giornali conservatori. La stessa notizia ti viene raccontata in modo diverso. Se cerchi un sito che ti spieghi le cose con semplicità, e soprattutto con imparzialità, allora questo è il posto giusto per te. Cerchiamo notizie e fatti social del momento e li rimettiamo in circolo, senza giri di parole e senza influenzarti con le nostre opinioni.

FONTEUFFICIALE.it riassume le notizie pubblicate dalle agenzie di stampa e da altri media autorevoli (come Ansa, Agi, AdnKronos, Corriere della Sera, ecc..), quindi non è direttamente responsabile di inesattezze. Se, però, ritieni che un nostro articolo debba essere modificato o eliminato puoi farne richiesta [ scrivendo qui ].

Per ricevere i nostri aggiornamenti e restare informato ti invitiamo a seguirci sul nostro profilo ufficiale di Google News.
Potrebbero interessarti anche questi articoli: