L’Ucraina sta affrontando una situazione difficile, con scarse risorse militari e un esercito che ha subito ritardi nei preparativi. Nonostante l’arrivo di un pacchetto di aiuti militari statunitensi del valore di 61 miliardi di dollari, gli esperti ritengono che sarà sufficiente solo per mantenere la linea del fronte e recuperare parte del terreno perso.
La carenza di munizioni e armamenti forniti dagli alleati occidentali ha aggravato la situazione, costringendo le forze ucraine a razionare i proiettili e a ritirarsi da alcune zone, come Avdiivka, a febbraio. Questo ha permesso alla Russia di approfittare della situazione e guadagnare slancio sul campo.
Recentemente, le forze ucraine sono state in svantaggio numerico in diversi villaggi dell’Est, tra cui Berdychi, Semenivka e Novomykhailivka, nell’oblast di Donetsk. Tuttavia, il capo dell’esercito ucraino, Oleksandr Syrskyi, ha dichiarato che, sebbene il nemico abbia ottenuto successi tattici, non è riuscito a conseguire vantaggi operativi significativi. La situazione rimane quindi critica sul fronte militare ucraino.
L’analisi dell’esperto
Ed Arnold, esperto del Royal United Services Institute (RUSI), ha valutato la situazione dell’Ucraina come “disastrosa”. Segnala che da sei mesi gli ucraini stanno razionando le munizioni, con una media di circa duemila colpi al giorno, rispetto ai settemila dei russi.
Secondo Arnold, l’Ucraina è attualmente sotto pressione e le risorse e il sostegno ricevuti dagli Stati Uniti e da altri Paesi europei potrebbero non essere sufficienti per passare all’offensiva. Piuttosto, potrebbero essere sufficienti solo per contrastare i progressi russi degli ultimi sei mesi.
Arnold suggerisce che l’Ucraina potrebbe considerare un’offensiva solo nel 2025 o nel 2026, poiché accumulare le risorse necessarie richiederebbe tempo. Ha inoltre evidenziato l’uso da parte della Russia della “tattica dell’ondata umana”, che consiste nell’invio di soldati poco addestrati, spesso reclutati dalle carceri, per consumare le munizioni nemiche prima di inviare truppe più esperte.
Questa tattica, inizialmente utilizzata dal gruppo Wagner e poi adottata dall’esercito russo in Ucraina, ha permesso alla Russia di ottenere un gran numero di soldati, sebbene scarsamente addestrati. Arnold spiega che questa strategia è stata impiegata per valutare le debolezze delle difese ucraine e posizionare al meglio le truppe russe.
L’ufficiale ucraino Oleksandr Matiash
Oleksandr Matiash, un ufficiale ucraino coinvolto nelle operazioni sin dall’inizio dell’invasione, ha sottolineato la necessità di uomini oltre che di munizioni. Ha evidenziato che l’Ucraina sta affrontando una grave carenza di personale e ha espresso preoccupazione per il crescente numero di persone che lasciano il Paese.
Matiash ha dichiarato che, se il numero di perdite umane continuerà a crescere, diventerà sempre più difficile per l’Ucraina difendere il proprio territorio. Ha sottolineato l’importanza di ricevere aiuti per rafforzare le forze militari ucraine.
Ha fatto un parallelo con la Seconda guerra mondiale, citando l’invasione della Polonia da parte della Germania nazista come un avvertimento sulle possibili conseguenze se la Russia non fosse fermata al confine ucraino.
La visita del segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, a Kiev ha confermato al presidente ucraino Zelensky che l’Ucraina è stata superata dalla Russia in termini di potenza di fuoco. Tuttavia, Stoltenberg ha assicurato che è ancora possibile per l’Ucraina ottenere una vittoria, anche se il tempo è limitato.