In Siria, il nuovo governo creato dal gruppo islamista Hayat Tahrir al Sham (Hts) ha annunciato la nomina di Aisha Al Debs come responsabile dell’ufficio per gli affari femminili. Aisha Al Debs è descritta come “un’attivista umanitaria” e ha lavorato per molti anni nella provincia di Idlib, che è un bastione dei jihadisti nel paese
In Siria, il nuovo governo creato dal gruppo islamista Hayat Tahrir al Sham (Hts) ha annunciato la nomina di Aisha Al Debs come responsabile dell’ufficio per gli affari femminili. Aisha Al Debs è descritta come “un’attivista umanitaria” e ha lavorato per molti anni nella provincia di Idlib, che è un bastione dei jihadisti nel paese. In una dichiarazione rilasciata a Syria Tv, Al Debs ha promesso che le nuove autorità siriane “daranno alle donne l’opportunità di partecipare al lavoro comune in tutti i suoi aspetti, secondo le loro competenze”. Ha anche affermato che le donne avranno una “partecipazione importante” nel dialogo nazionale, che è parte della creazione di una nuova realtà in Siria.
Questa nomina arriva dopo alcune polemiche e timori espressi da un portavoce di Hts, Obaida Arnaut, che nei giorni scorsi ha rilasciato un’intervista. In quest’intervista, Arnaut ha affermato che i compiti delle donne “devono essere necessariamente compatibili con il ruolo che possono assumere”, sostenendo che non sarebbero in grado di ricoprire ruoli nella Difesa a causa della loro “natura biologica”. Ha detto: “Se decidessimo di dare ad una donna il ministero della Difesa, questo si accorderebbe con la sua assenza e natura biologica? Senza dubbio no. Può impegnarsi come un uomo? Non può”.
Nel frattempo, Abu Mohammed al-Jawlani, leader di Hts, ha rassicurato oggi i leader libanesi drusi, Walid e Taymur Jumblatt, sul fatto che la Siria non interferirà negativamente in Libano. Al-Jawlani, che ora preferisce essere chiamato Ahmed al-Sharaa e non più con il suo nome di battaglia jihadista, ha affermato che la Siria rispetterà la sovranità del Libano. Ha dichiarato: “La nuova leadership a Damasco rispetta la sovranità del Libano, l’unità dei suoi territori, l’indipendenza delle sue decisioni e la sua stabilità di sicurezza”.