Negli ultimi mesi, le forze dell’ordine hanno scoperto diversi punti in cui la rete idrica siciliana è stata perforata per permettere il rifornimento di autobotti fantasma. Questa acqua viene venduta a prezzi altissimi
Un trasportatore di Ribera è stato sorpreso mentre riempiva la sua autobotte “fantasma” con acqua prelevata da un torrente. Nel serbatoio del suo furgoncino, trasformato artigianalmente in una piccola autobotte, aveva già accumulato seimila litri di acqua non controllata e potenzialmente pericolosa per la salute. Le forze dell’ordine, intervenute in contrada Torre Makauda a Sciacca, gli hanno inflitto una multa di 16 mila euro per l’illecito approvvigionamento di acque sotterranee o superficiali in invasi e cisterne. Non è stata presentata alcuna denuncia penale, solo una sanzione amministrativa.
Questo tipo di violazione non prevede il sequestro del mezzo, pertanto il trasportatore di Ribera, che ha già collezionato numerose sanzioni per trasporto irregolare di acqua, può continuare a distribuire i suoi carichi d’acqua illegale in tutta la città.
Nella provincia di Agrigento, il mercato nero dell’acqua è una pratica consolidata. Il traffico di acqua irregolare è gestito da gruppi organizzati con il supporto delle famiglie mafiose. Oltre agli invasi creati deviando l’acqua dalle sorgenti, gran parte dell’acqua a rischio proviene da pozzi non censiti, mai autorizzati e mai sottoposti a controlli sanitari. Inoltre, sono frequenti i furti dalla rete idrica ufficiale.
Negli ultimi mesi, le forze dell’ordine hanno scoperto diversi punti in cui la rete idrica è stata perforata per permettere il rifornimento delle autobotti fantasma. Questa acqua, venduta a prezzi altissimi, anche fino a 500 euro per carico, è considerata potabile e sicura, ma in realtà è pericolosa come quella prelevata da torrenti e pozzi, poiché viene trasportata in autobotti che possono contaminarsi facilmente.
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