Bulgaria, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Romania e Svezia non sono pronti per l’ingresso nell’euro

Nessuno dei 6 Stati dell’Ue (Bulgaria, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Romania e Svezia) impegnati ad adottare l’euro soddisfa tutti i criteri necessari per entrare nella zona euro

Bulgaria, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Romania e Svezia non sono pronti per l'ingresso nell'euro

Secondo un rapporto della Commissione europea, nessuno dei sei Stati dell’Unione Europea impegnati ad adottare l’euro soddisfa attualmente tutti i criteri necessari per entrare nella zona euro. Questi stati sono Bulgaria, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Romania e Svezia. La Bulgaria è l’unico paese tra questi che soddisfa quasi tutti i criteri, ad eccezione di uno, e ha una legislazione nazionale in linea con le regole dell’Unione economica e monetaria.

L’analisi della Commissione indica che la Svezia soddisfa il criterio di stabilità dei prezzi. La Bulgaria e la Svezia rispettano anche il criterio delle finanze pubbliche, mentre si prevede che la Repubblica Ceca lo soddisferà. Per quanto riguarda il tasso di interesse a lungo termine, Bulgaria, Repubblica Ceca e Svezia soddisfano il criterio. Solo la Bulgaria soddisfa anche il criterio del tasso di cambio. Gli altri stati devono ancora entrare nel Meccanismo di Cambio per almeno due anni senza gravi tensioni valutarie prima di poter considerare l’ingresso nell’area dell’euro.

Il rapporto menziona che secondo un sondaggio Eurobarometro, la maggioranza dei cittadini nei paesi non appartenenti all’Eurozona ritiene che l’introduzione dell’euro abbia avuto un impatto positivo. Una percentuale significativa crede che l’euro avrebbe effetti positivi anche per il proprio paese e per loro personalmente. Complessivamente, il 58% degli intervistati è favorevole all’introduzione dell’euro nel proprio paese.

Il sostegno è particolarmente alto in Romania (77%) e Ungheria (76%), seguite da Svezia (55%), Repubblica Ceca (49%), Bulgaria (49%) e Polonia (47%). Inoltre, in Repubblica Ceca si registra un aumento del sostegno di 6 punti rispetto all’anno precedente. In Bulgaria, il 71% dei cittadini ritiene che l’euro sarà introdotto entro cinque anni, nonostante il 64% pensi che ciò comporterà un aumento dei prezzi. Tuttavia, il 44% dei bulgari crede che l’introduzione dell’euro avrebbe conseguenze positive per il proprio paese, segnando un aumento di 2 punti rispetto al passato.

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