Notizia dell’ultima ora: Secondo il rapporto annuale 2023 Fao-Programma alimentare Onu-Ue, sono quasi 260 milioni le persone che soffrono la fame nel mondo
4 MAGGIO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – Il rapporto annuale 2023 Fao-Programma alimentare Onu-Ue ha rivelato un aumento del 1,4% delle persone colpite da insicurezza alimentare acuta, che è passato dal 21,3% nel 2021 al 22,7% nel 2022. Coinvolti 58 paesi e territori, il numero di persone coinvolte è salito a 193 milioni, con un ulteriore aumento per il quarto anno consecutivo. Le principali cause di crisi alimentari sono state i conflitti, superati in 27 paesi dagli shock economici che hanno colpito 83,9 milioni di persone. Il rapporto evidenzia la natura prolungata di molte di queste crisi, con il numero di persone che vivono in condizioni di stress alimentare che è più che triplicato dal 2016, passando da 83,3 milioni a 253 milioni nel 2022. Le dieci maggiori crisi alimentari del 2022 coinvolgono 163 milioni di persone, rappresentando il 63% della popolazione globale totale.
Il direttore dell’Ufficio Emergenze e Resilienza della Fao, Rein Paulsen, ha definito la situazione “un quadro molto preoccupante” e ha sottolineato la necessità di un’azione urgente per affrontare la situazione. La resilienza economica dei paesi poveri è diminuita drasticamente negli ultimi tre anni, trovandosi ora ad affrontare lunghi periodi di ripresa e una minore capacità di far fronte a shock futuri. Il conflitto è stato il fattore più significativo in 19 Paesi/territori, coinvolgendo 117 milioni di persone contro i 139 milioni del 2021; un calo dovuto all’insorgere degli shock economici che hanno superato la guerra in Afghanistan, Repubblica araba siriana e Sud Sudan.
Gli estremi meteorologici-climatici sono stati responsabili della fame in 12 paesi, in cui 56,8 milioni di persone hanno sofferto di insicurezza alimentare acuta. I risultati del rapporto confermano anche l’impatto negativo della guerra in Ucraina, che ha colpito la resilienza economica dei paesi dipendenti dalle importazioni alimentari, già colpiti dalla pandemia di Covid. Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha definito la situazione “inconcepibile” e ha sottolineato la necessità di compiere progressi verso l’obiettivo di sviluppo sostenibile 2 per porre fine alla fame e raggiungere la sicurezza alimentare e una migliore nutrizione per tutti.
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