Notizia dell’ultima ora: Secondo i dati del Def (firmato dal governo) l’immigrazione può avere un impatto positivo sui conti pubblici italiani
17 APRILE 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – Il governo italiano è stato criticato per la sua politica sull’immigrazione, poiché il numero di immigrati sbarcati in Italia è triplicato nei primi 100 giorni del 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, il Documento di economia e finanza, appena approvato dal governo e firmato dalla premier Meloni e dal ministro Giorgetti, rivela che l’immigrazione può avere un impatto positivo sui conti pubblici italiani. Secondo la relazione che accompagna il Def, la tenuta dei conti pubblici dipenderà negli anni a venire dai flussi migratori. L’arrivo di popolazione straniera in età lavorativa può migliorare il rapporto debito/Pil anche di 30 punti. In altre parole, la riduzione o l’aumento dei flussi migratori in Italia avrà un impatto positivo o negativo fino a 30 punti percentuali. Inoltre, se la popolazione di origine straniera aumenta del 33%, il debito pubblico diminuirà di 30 punti. Tuttavia, se l’apporto dell’immigrazione dovesse rallentare o calare, gli equilibri della finanza pubblica peggiorerebbero poiché verrebbe meno la manodopera necessaria a sostenere lo sviluppo economico e aumenterebbe la domanda di prestazioni assistenziali e sanitarie. In sostanza, l’immigrazione può svolgere un ruolo fondamentale nel sostenere il bilancio dello stato grazie al lavoro e alle tasse che arrivano dai nuovi residenti. La popolazione italiana è destinata a diminuire e la percentuale di over 65 anni aumenterà, il che renderebbe insostenibili gli attuali livelli di welfare.
Se, però, per tenere i conti in ordine gli italiani devono estinguersi meglio più poveri che estinti e lavorare sulle politiche di natalità.
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