Il presidente russo Vladimir Putin e quello nordcoreano Kim Jong Un hanno firmato un accordo che prevede, tra le altre cose, la difesa reciproca in caso di attacco. Putin ha descritto l’accordo come una “partnership strategica completa”, mentre Kim Jong Un ha dichiarato che le relazioni tra i due paesi sono state elevate al livello di un’alleanza. L’accordo è stato firmato durante la visita ufficiale di Putin a Pyongyang, la prima in Corea del Nord in 24 anni.
La visita rafforza ulteriormente l’alleanza tra i due paesi, già definita da Kim come un “rapporto indissolubile di compagni d’armi”. La Russia ha ottenuto dalla Corea del Nord rifornimenti di munizioni e sostegno nella sua opposizione all’Occidente. Questa alleanza complica la politica statunitense in Asia e potrebbe limitare le decisioni degli organismi internazionali per isolare il regime nordcoreano.
Le relazioni tra Russia e Corea del Nord si sono intensificate a settembre, con la visita di Kim in Russia, durante la quale è stato siglato un accordo per l’invio di armi nordcoreane alla Russia, ufficialmente negato da entrambe le parti. Questo sostegno è stato confermato da Kim durante la visita di Putin.
La Russia ha cercato nuovi rifornimenti di armi dalla Corea del Nord per compensare le sue scorte ridotte a causa della guerra in Ucraina e delle sanzioni internazionali. La Corea del Nord dispone di un’ampia quantità di proiettili di artiglieria, razzi e munizioni, sebbene di qualità inferiore. Tuttavia, ha bisogno di cibo, energia, carburanti e tecnologie avanzate per sviluppare i suoi programmi militare, missilistico, nucleare e di satelliti spia. Nonostante ciò, gli esperti ritengono che questa nuova fase delle relazioni non abbia basi solide e potrebbe non durare a lungo.