Due ostetriche, di 46 e 27 anni, sono state accusate di omicidio colposo per la morte di un neonato avvenuta dopo un parto in casa a Rimini nel 2022. Il giudice per le indagini preliminari ha respinto la richiesta di archiviazione della Procura e ha disposto l’imputazione coatta, accogliendo le istanze dei genitori del bambino, che avevano denunciato le professioniste per presunti errori durante il travaglio.
Il parto, avvenuto dopo circa 30 ore di travaglio, si è concluso con la nascita di un feto morto all’ospedale di Rimini. I genitori avevano scelto di partorire a casa e si erano affidati a due ostetriche esperte. Secondo le perizie, la morte del neonato sarebbe stata causata da soffocamento dovuto a una lunga permanenza nell’utero e da una possibile infezione da streptococco non diagnosticata.
Le indagini hanno rivelato presunti errori da parte delle ostetriche, come la mancata diagnosi di complicazioni e il ritardo nel trasferimento in ospedale. Inoltre, ci sarebbero state irregolarità nella documentazione clinica. Ora il pubblico ministero ha dieci giorni per formulare ufficialmente l’imputazione e successivamente sarà nominato un nuovo giudice per l’udienza preliminare.