Rimane 3 giorni in attesa su una barella e il figlio la trova morta al Pronto soccorso

Notizia dell’ultima ora: Rimane 3 giorni in attesa su una barella e il figlio la trova morta al Pronto soccorso

Rimane 3 giorni in attesa su una barella e il figlio la trova morta al Pronto soccorso
22 MAGGIO 2023FONTEUFFICIALEBREAKING NEWS – Una donna di 82 anni, R.D.C., è morta su una barella del pronto soccorso dell’ospedale di Chieti, senza che nessuno se ne accorgesse. Il corpo senza vita è stato scoperto dal figlio durante una visita alla madre. Nonostante la sua età, la donna era piena di energia e lucidità, come una persona molto più giovane. Sebbene soffrisse di insufficienza renale, i familiari ritengono che non fosse così grave da causarne la morte.

La donna era stata ammessa nel reparto di emergenza lunedì 8 maggio e si prevedeva che sarebbe stata dimessa la stessa sera. Tuttavia, il giorno successivo le sue condizioni sono peggiorate, rendendo necessario il ricovero. Ada, la nuora, racconta gli ultimi giorni drammatici della pensionata: “Mia suocera aveva un prolasso uterino. Dopo quasi due ore di attesa, siamo stati trasferiti in ginecologia dove le è stata effettuata una visita, prescritti farmaci e dimessa”.

Il giorno successivo, il dolore si è intensificato e la donna ha iniziato a vomitare. Hanno chiamato il numero di emergenza 118, che inizialmente ha esitato a portarla via, ma si sono convinti quando è caduta addosso a uno degli operatori. Nel pronto soccorso, la donna è stata adagiata su una barella e si è lamentata per il dolore, ma nessuno le ha prestato attenzione. Ada racconta che c’erano molti pazienti ammalati nei corridoi e che era difficile persino trovare spazio per stare accanto al letto.

L’anziana è rimasta tra quelle lenzuola per tre giorni, manifestando continuamente la sua sofferenza. Nonostante le dimissioni proposte mercoledì, poiché secondo i medici aveva solo alcuni calcoli, la famiglia ha rifiutato di portarla a casa perché aveva febbre, dolori e stava prendendo antibiotici. Nel pronto soccorso, l’anziana ha iniziato a vomitare dopo ogni pasto, ma il suo cellulare era stato imbustato e appoggiato ai piedi del letto, rendendolo inaccessibile in quelle condizioni.

Il tragico epilogo è avvenuto venerdì 13 maggio. Nel primo pomeriggio, Ada ha assistito alla parente fino alle 14:30, e intorno alle 19, l’anziana ha iniziato a vomitare e a chiedere aiuto ripetutamente senza ricevere risposta. Il figlio è andato a farle visita alle 19:30 e l’ha trovata senza vita. La causa del decesso, secondo la cartella clinica, è un arresto cardiaco, ma la famiglia si chiede quali siano state le cause che hanno portato al fallimento del cuore e se un soccorso tempestivo avrebbe potuto salvarla.

L’autopsia sul corpo dell’anziana è stata eseguita e i risultati saranno disponibili tra due mesi.

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