La Corte Costituzionale italiana ha dichiarato “illegittima la mancata previsione di un indennizzo per i danneggiati” a causa del vaccino contro il papillomavirus umano (HPV)
28 SETTEMBRE 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – La Corte Costituzionale italiana ha dichiarato “illegittima la mancata previsione di un indennizzo per i danneggiati” a causa del vaccino contro il papillomavirus umano (HPV). La sentenza fa riferimento all’articolo 1, comma 1 della legge 210 del 25 febbraio 1992, che non prevede il diritto a un indennizzo per chi riporta lesioni o infermità a causa della vaccinazione contro l’HPV, che è consigliata ma non obbligatoria in Italia.
Il caso specifico riguarda una ragazza che ha sviluppato il diabete mellito dopo la somministrazione della terza dose del vaccino anti-HPV a 12 anni. Sei anni fa, i genitori della ragazza fecero causa al Ministero della Salute, ma il Tribunale di Tivoli respinse la richiesta di indennizzo, sostenendo che non era provato il nesso tra la malattia e il vaccino. Tuttavia, una consulenza tecnica d’ufficio, disposta dalla Corte d’appello di Roma, ha successivamente riscontrato il nesso di causalità.
La Corte Costituzionale ha ora dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 1 della legge 210 nella parte in cui non prevede indennizzi per i danni causati dalla vaccinazione contro l’HPV. La decisione potrebbe avere implicazioni più ampie per altre vaccinazioni non obbligatorie ma fortemente consigliate in Italia.
La sentenza evidenzia anche l’importanza delle campagne di comunicazione e raccomandazione delle autorità sanitarie, sostenendo che in presenza di tali campagne che generano fiducia nella popolazione, non vi è differenza qualitativa tra obbligo e raccomandazione. La Corte richiama il dovere di solidarietà sancito dall’art. 2 della Costituzione, affermando che, se i trattamenti obbligatori comportano rischi per la salute, la collettività dovrebbe fornire mezzi di protezione, inclusa un’equa indennità.
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