Oltre alle apparizioni televisive, ricopre diversi incarichi politici in Parlamento e nelle amministrazioni comunali. Inoltre ha diversi incarichi negli organi direttivi
8 LUGLIO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – Vittorio Sgarbi, famoso per le sue apparizioni televisive controverse, gli interventi nel campo dell’arte e la sua carriera politica, ha ricoperto diversi incarichi politici come membro del Parlamento e di diverse amministrazioni comunali.
Nell’ottobre scorso, il governo Meloni lo ha nominato sottosegretario alla Cultura, tuttavia, a seguito della sua elezione come consigliere regionale della Lombardia, è stato costretto a scegliere tra le due cariche. Sgarbi ha optato per Palazzo Chigi, sede del governo italiano. Oltre a ciò, Vittorio Sgarbi è anche Prosindaco di Urbino, Assessore alla bellezza di Viterbo e sindaco di Arpino.
Nel 2019, ha dichiarato un reddito complessivo di 475.653 euro. Durante il suo mandato parlamentare come deputato di Forza Italia, Sgarbi ha percepito un’indennità lorda di circa 11.000 euro, una diaria di 3.503 euro e un rimborso spese di 3.690 euro. Alle elezioni del 2022, Sgarbi non è riuscito a riconfermare il suo seggio parlamentare, cedendo il collegio senatoriale di Bologna a Pier Ferdinando Casini. Tuttavia, il governo Meloni lo ha scelto come sottosegretario alla Cultura, con uno stipendio annuale superiore ai 130.000 euro lordi. Secondo l’Osservatorio dell’Associazione Italia Futura, lo stipendio medio di un sottosegretario di Stato è di 10.697 euro lordi al mese. La sua nomina a consigliere regionale della Lombardia gli garantisce uno stipendio mensile tra i 10.000 e i 13.000 euro lordi. I suoi ruoli di assessore alla bellezza di Viterbo e sindaco di Arpino gli fruttano rispettivamente 4.806 e 2.790 euro al mese. Per la carica di prosindaco di Urbino, è difficile stimare l’ammontare esatto della retribuzione, poiché dipende dalle presenze in Consiglio.
Oltre a queste 4 cariche pubbliche, Sgarbi ha diversi incarichi negli organi direttivi di diverse realtà, come la Fondazione Canova e il Museo dell’Alto Garda (MAG). È stato anche nominato Commissario alle Belle Arti di Codogno, presidente della Fondazione Ferrara Arte e presidente del Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto (MART).
La carriera politica di Sgarbi è iniziata nel 1975 con l’adesione alla Federazione giovanile de L’Unione Monarchica Italiana. Nelle elezioni amministrative del 1990, si è candidato contemporaneamente nelle liste del Partito Comunista e del Partito Socialista. Nel 1992 è diventato sindaco di San Severino Marche, sostenuto da Democrazia Cristiana e Movimento Sociale Italiano. Sempre nel 1992, è stato eletto al Parlamento con il Partito Liberale. Successivamente, ha aderito a Forza Italia di Silvio Berlusconi, tornando a Montecitorio nel 1994. Durante la sua carriera politica, ha fondato il suo movimento chiamato I Liberal-Sgarbi e ha continuato a cambiare alleanze politiche, seguendo la direzione Forza Italia-gruppo misto.
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