Il governo ha fatto alcune modifiche alle tasse che influenzeranno soprattutto le persone che guadagnano redditi medi o bassi. La cosa più importante è la riduzione del “cuneo fiscale”
La bozza di legge di bilancio per il 2024 conferma l’esonero parziale dai contributi per i lavoratori dipendenti con redditi più bassi. Questa riduzione è stata introdotta nel 2022 durante il governo Draghi e è stata incrementata nel corso del 2023, arrivando al 6/7%. La misura rimane invariata per il 2024 con le stesse aliquote. Nonostante l’intenzione del governo di potenziare ulteriormente le misure per i ceti meno abbienti, la stagnazione dell’economia degli ultimi mesi ha reso necessario escludere ulteriori tagli che erano stati ipotizzati. È importante notare che nella nuova legge di bilancio è prevista anche una riduzione dell’IRPEF per i redditi fino a 28 mila euro, che rientreranno nel primo scaglione con un’aliquota al 23%.
La misura del governo
Il governo ha fatto alcune modifiche alle tasse che influenzeranno soprattutto le persone che guadagnano redditi medi o bassi. La cosa più importante è la riduzione del “cuneo fiscale”, che equivale a 10 miliardi di euro e sarà finanziato completamente tramite il deficit. Questa misura sarà in vigore fino al 2024 e comporta una riduzione del 6% per i redditi fino a 35.000 euro e del 7% per quelli fino a 25.000 euro. La Premier Giorgia Meloni spiega che questa misura significa che circa 14 milioni di cittadini vedranno un aumento medio di circa 100 euro al mese nella loro busta paga.
Oltre a questa, c’è anche una riforma dell’Irpef, che coinvolge i primi due livelli di reddito. Attualmente ci sono quattro aliquote (23% fino a 15.000 euro, 25% tra 15.000 e 28.000 euro, 35% tra 28.000 e 50.000 euro, e 43% oltre i 50.000 euro). Nel 2024 ci saranno solo tre fasce di reddito e verrà eliminata l’aliquota del 25%. Inoltre, verranno uniti i redditi fino a 28.000 euro con un’aliquota del 23%. Questa modifica coinvolgerà più di 24,9 milioni di contribuenti e costerà oltre 4 miliardi di euro.
Insieme, la riduzione del cuneo e la nuova aliquota Irpef porteranno ad un aumento di fino a 1.298 euro all’anno nelle buste paga dei lavoratori dipendenti che guadagnano 27.500 euro lordi all’anno. Tuttavia, per concentrare i benefici sui redditi medio-bassi, il governo ha deciso di limitare questo vantaggio per i redditi più alti. Chi guadagna più di 50.000 euro vedrà una riduzione di 260 euro nelle detrazioni fiscali.
Secondo l’analisi della Fondazione Nazionale Commercialisti, i benefici maggiori saranno per coloro che guadagnano 35.000 euro all’anno. Ad esempio, per chi guadagna 15.000 euro l’effetto mensile sarà di circa 67 euro, mentre per chi guadagna 35.000 euro sarà di circa 120 euro. Tuttavia, per redditi superiori a 35.000 euro che non beneficiano del taglio del cuneo fiscale, l’effetto sarà di circa 22 euro al mese.
Il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, spiega che è stato messo un limite alla detraibilità per garantire che i benefici vadano principalmente alle fasce di reddito medio-basse. Inoltre, c’è un ampliamento della “no tax area” per i redditi da lavoro dipendente, che viene portata fino a 8.500 euro, allineandola a quella già in vigore per i pensionati.
Infine, per i lavoratori autonomi, viene sospeso il pagamento dell’acconto delle tasse a novembre e si offre la possibilità di dilazionare il pagamento. Questa misura si applica alle partite Iva con ricavi o compensi fino a 170.000 euro, che potranno pagare l’acconto entro il 16 gennaio, dilazionando il versamento in massimo 5 rate mensili.
Come funziona il bonus in busta paga dei dipendenti
Il bonus in busta paga dei dipendenti funziona in modo semplice. Il governo ha deciso di ridurre il “cuneo fiscale” per aiutare i lavoratori che guadagnano fino a 35.000 euro all’anno. Questa riduzione sarà applicata anche nel 2024.
Per capire quanto si riceverà in più, bisogna guardare al reddito e al bonus. Ad esempio, se una persona guadagna fino a 25.000 euro all’anno (considerando anche la tredicesima), avrà un aumento del 7%. Questo significa che riceverà più soldi nella busta paga.
Questo bonus si applica a tutti i lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che privato, anche se non sono imprenditori. Per i lavoratori domestici, però, questa regola non vale.
Per quanto riguarda i limiti di reddito, il bonus si applica fino a un massimo di 35.000 euro all’anno, che corrispondono a circa 2.692 euro al mese.
Guardando ai numeri, il bonus sarà:
- 6% per chi guadagna fino a 2.692 euro al mese (circa 25.000 euro all’anno).
- 7% per chi guadagna fino a 1.923 euro al mese (circa 25.000 euro all’anno).
Questo bonus farà sì che le persone vedano un aumento medio di circa 100 euro al mese nelle loro buste paga. Questa è una buona notizia per circa 14 milioni di cittadini.
Ci sono anche altre modifiche alle tasse che porteranno a un aumento in busta paga. Ad esempio, ci sarà una tassazione del 23% per chi guadagna fino a 28.000 euro. Inoltre, il bonus contribuirà a risparmiare soldi su altre tasse.
In generale, questo significa che le persone guadagneranno di più ogni mese. Ad esempio, chi guadagna fino a 20.000 euro all’anno vedrà un aumento di circa 84 euro al mese, mentre chi guadagna tra i 25.000 e i 30.000 euro all’anno vedrà un aumento di 112 euro al mese. Per chi guadagna 35.000 euro all’anno, l’aumento sarà di 120 euro al mese.
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