Quali e quanti lavori sostituirà l’intelligenza artificiale in Italia?

L’intelligenza artificiale avrà un impatto significativo sul mondo del lavoro italiano nei prossimi anni. Il mercato dell’IA ha raggiunto un valore di 760 milioni di euro

Quali e quanti lavori sostituirà l'intelligenza artificiale in Italia?
L’intelligenza artificiale (IA) è in rapida crescita in Italia. Nel 2023, il mercato dell’IA ha raggiunto un valore di 760 milioni di euro, con un aumento del 52% rispetto all’anno precedente. Questo trend positivo è destinato a continuare, con l’IA che avrà un impatto significativo sul mondo del lavoro italiano nei prossimi anni.

Quali sono i settori più interessati dall’IA?

Le grandi imprese sono in prima linea nell’adozione dell’IA, con il 61% di esse che ha già avviato progetti in questo campo. I settori più interessati dall’IA sono:

  • Analisi e interpretazione di testi
  • Ricerca semantica
  • Classificazione, sintesi e spiegazione di documenti
  • Agenti conversazionali

L’IA generativa, seppur ancora marginale, rappresenta un’area di grande potenziale per il futuro.

Quante persone saranno sostituite dall’IA?

Secondo lo studio dell’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano, l’IA ha un potenziale di automazione del 50% dei “posti di lavoro equivalente” in Italia. Entro il 2034, l’IA potrebbe svolgere il lavoro di 3,8 milioni di italiani.

Tuttavia, questo dato non significa necessariamente che 3,8 milioni di persone perderanno il lavoro. L’IA è in grado di automatizzare solo alcune mansioni all’interno di un lavoro, e spesso richiede l’intervento umano per la supervisione e il controllo.

Inoltre, l’invecchiamento della popolazione italiana porterà a un gap di 5,6 milioni di posti di lavoro entro il 2033. L’IA potrebbe quindi contribuire a colmare questo gap, creando nuove opportunità lavorative in settori come la sviluppo e la manutenzione di sistemi di IA.

Quali sono le sfide da affrontare?

L’adozione dell’IA in Italia presenta diverse sfide, tra cui:

  • Mancanza di competenze: è necessario formare nuove figure professionali in grado di sviluppare e utilizzare l’IA.
  • Timore del cambiamento: molte persone sono preoccupate per l’impatto dell’IA sul lavoro e sulla società.
  • Disuguaglianza: l’IA potrebbe aumentare le disuguaglianze tra chi ha accesso alla tecnologia e chi non ce l’ha.

È importante affrontare queste sfide per sfruttare al meglio le opportunità offerte dall’IA. Il governo italiano ha già adottato alcune misure per promuovere l’IA, come il Piano Nazionale per l’Intelligenza Artificiale.

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