La Regione Puglia ha approvato all’unanimità una legge che richiede la presentazione del certificato di vaccinazione anti-HPV per l’iscrizione a scuola nella fascia d’età 11-25 anni, inclusa l’università. La legge mira a “rendere capillare il dovere d’informazione a carico delle autorità sanitarie e scolastiche sull’utilità della vaccinazione anti papilloma virus umano, così da debellare le infezioni e prevenire le relative conseguenze cancerose”.
I promotori della proposta di legge, Fabiano Amati di Azione e Pierluigi Lopalco del Pd, hanno dichiarato che si tratta di una strategia per “ridurre i non vaccinati alla sola percentuale di ragazzi e famiglie che scelgono il rifiuto in piena consapevolezza”. Tuttavia, la legge ha sollevato polemiche, in quanto non è chiaro come l’iscrizione a un percorso scolastico possa essere subordinata a una certificazione sanitaria o quale efficace strategia di prevenzione possa scaturirne, dato che non si tratta di un obbligo vaccinale.
Il virus del HPV (acronimo inglese di Human Papilloma Virus) è l’infezione sessualmente trasmessa più diffusa nei paesi sviluppati. Generalmente, l’infezione da HPV “non causa alcuna alterazione e si risolve da sola”, mentre “in una minoranza di casi provoca delle lesioni a livello del collo dell’utero”, che per la maggior parte guariscono “spontaneamente”. Se non curate, invece, alcune di esse “progrediscono lentamente verso forme tumorali”, sebbene ci vogliano “molti anni perché le lesioni si trasformino e solo pochissime donne con infezione da HPV svilupperanno un tumore del collo dell’utero, esito raro di un’infezione molto frequente”.
La legge puntualizza che i dati raccolti “rientreranno nella gamma dei dati sensibili in materia di salute e perciò dovranno essere protetti con le garanzie e le tutele previste dalla legge”, ma contestualmente, all’interno del fascicolo sanitario, il rifiuto di vaccinarsi viene inserito. Molti si chiedono inoltre dove risiedano le garanzie sulla reale efficacia di tale azione “informativa” e “preventiva”, dal momento che l’iscrizione può comunque essere effettuata ove lo studente dichiari di avere consapevolmente scelto di non fare sottoporsi alla vaccinazione.