Notizia dell’ultima ora: Perché l’ex ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, lavorerà alla Nato
23 MARZO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – Roberto Cingolani, l’ex ministro della Transizione ecologica, entrerà nel consiglio dei direttori del Fondo innovazione della NATO. Lo ha reso noto un comunicato dell’organizzazione stessa, che ha annunciato le prime tre nomine dei nove membri che costituiranno il consiglio del fondo. Klaus Hommels, fondatore e amministratore delegato del fondo di investimento svizzero Lakestar, ne è il presidente, insieme a Fiona Murray, decano associato per l’innovazione e l’inclusione della Sloan School of Management del Massachusetts Institute of Technology, e appunto Cingolani. Il fondo, con sede nei Paesi Bassi, ha un valore di un miliardo di euro da investire nello sviluppo delle società più interessanti, con l’obiettivo di affiancare Diana, l’acceleratore di startup dell’Alleanza Atlantica, e reclutare nuove aziende nei settori dell’innovazione, dall’intelligenza artificiale alla robotica, dalle biotecnologie alla cybersecurity e allo spazio.
Il fondo della NATO, a lungo termine, mira a distinguersi dalle startup più innovative di realtà al di fuori della NATO, come quelle cinesi. “È il primo fondo di venture capital sovrano multinazionale. Il volume di un miliardo di euro non è molto, ma stiamo cercando di adattarci alla realtà”, ha spiegato Mircea Geoana, vicesegretario dell’Alleanza, a Wired. “Se gli innovatori saranno selezionati da Diana, potranno accedere ai nostri fondi e, quando saranno maturi, potranno andare sul mercato o ai più grandi fondi di venture capital”, ha aggiunto David van Weel, assistente segretario generale dell’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord per le sfide emergenti della sicurezza.
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