Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, ha attribuito il sovraffollamento delle carceri principalmente alla presenza di detenuti stranieri
Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, ha attribuito il sovraffollamento delle carceri principalmente alla presenza di detenuti stranieri. In un’intervista a Repubblica, ha affermato che la situazione nelle prigioni è critica, sottolineando la necessità di recuperare posti per “umanizzare la pena”. Ha annunciato che sono stati sbloccati 166 milioni di euro per l’edilizia penitenziaria, oltre a 84 milioni previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), con l’obiettivo di recuperare 6.754 posti sui 10.000 necessari.
Delmastro ha criticato le proposte della sinistra, definendole inefficaci, e ha affermato che “la risposta non può essere questa”, riferendosi a uno svuotacarceri già tentato in passato. Ha anche affrontato la questione dei bambini in carcere con le madri, affermando che “sul tema abbiamo solo detto che il rinvio della pena non è più obbligatorio”. Ha aggiunto che i giudici valuteranno la pericolosità sociale e ha dichiarato: “Nessun giudice dotato di senno la sbatte in galera col bimbo di un anno”, ma ha anche sottolineato che le borseggiatrici seriali “non devono più confidare nell’impunità grazie alla maternità”.
Per quanto riguarda la soluzione al problema del sovraffollamento, Delmastro ha suggerito di rimandare gli stranieri nei loro paesi d’origine. Ha evidenziato che “un terzo dei detenuti è straniero” e che il costo per il mantenimento di ciascuno di loro varia tra i 137 e i 150 euro al giorno. Moltiplicando il numero di detenuti stranieri, che ammonta a 19.213, per 365 giorni, Delmastro ha affermato che si potrebbero reperire i fondi necessari per costruire nuove carceri e assumere personale.
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