Secondo LaStampa, Orsato avrebbe chiesto il commissariamento dell’AIA per presunte ingerenze politiche e la richiesta avrebbe creato un terremoto nel mondo arbitrale
Daniele Orsato, uno degli arbitri più stimati e credibili in Italia e a livello internazionale, avrebbe chiesto al presidente della FIGC Gabriele Gravina il commissariamento dell’AIA. A scriverlo è il quotidiano La Stampa con Guglielmo Buccheri. La richiesta di Orsato sarebbe motivata dalla sua convinzione che ci sia troppa politica all’interno dell’Associazione e che serva una nuova fase con a capo un commissario straordinario.
Scrive La Stampa:
“Qualcosa non va, meglio fischiare. Così accade che Daniele Orsato, arbitro in fuga sul resto del gruppo per credibilità e bravura, si metta alla testa dei colleghi internazionali e bussi alla porta del presidente della Figc Gabriele Gravina. Il motivo? C’è troppa politica dentro l’Associazione dei nostri fischietti, serve aprire una nuova fase con a capo un commissario straordinario: Gravina ascolta e prende tempo.
Mai era accaduto che un arbitro chiedesse un passo tanto ingombrante e che lo chiedesse al numero uno della Figc con il diretto interessato – Carlo Pacifici, attuale presidente degli arbitri – sullo sfondo. E di questo passo, ora, Orsato dovrà dare spiegazioni, domani, al Comitato Nazionale dell’Aia: al direttore di gara di Schio potrebbe essere tolto il ruolo di rappresentante degli arbitri in attività, di tutti e non solo della squadra degli internazionali che ha guidato davanti a Gravina“.
La mossa di Orsato avrebbe, quindi, creato un terremoto nel mondo arbitrale. Il diretto interessato, Carlo Pacifici, attuale presidente dell’AIA, sarebbe stato colto di sorpresa e ora Orsato dovrà dare spiegazioni al Comitato Nazionale dell’AIA. Non è escluso che a Orsato venga tolto il ruolo di rappresentante degli arbitri in attività.
Scrive Il Giornale:
“È ufficiale: nel calcio italiano arbitra la televisione. Di qui la spiegazione didascalica alla serie dei “rigorini” che moltiplicano le polemiche e accentuano la sfiducia nei confronti dei fischietti di casa nostra. L’ultimo caso è quello di Orsato, il numero uno degli arbitri italiani, un tempo anche lui poco incline a farsi richiamare al Var (precedente: un Lazio-Milan, gol di Correa dopo un pestone su Calhanoglu, Mazzoleni lo richiama e lui amichevolmente lo manda a quel paese confermando il gol, ndc) e adesso diventato invece un solerte collaboratore di Irrati, il varista più esperto in squadra che lo richiama per l’episodio Giroud-Holm di Milan-Atalanta“.
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