Il tribunale per i Minorenni di Roma ha condannato a 20 anni di reclusione, in abbreviato, il giovane di origini cingalesi che ha ucciso la 17enne Michelle Causo lo scorso 28 giugno
Il tribunale per i Minorenni di Roma ha condannato a 20 anni di reclusione, in abbreviato, il giovane di origini cingalesi che ha ucciso la 17enne Michelle Causo lo scorso 28 giugno. Il ragazzo è stato riconosciuto colpevole di omicidio aggravato dalla premeditazione, occultamento e vilipendio di cadavere.
Secondo quanto emerso, il giovane ha ucciso Michelle e ha lasciato il suo corpo su un carrello della spesa nel quartiere Primavalle, a Roma. Inizialmente, la procura aveva richiesto una condanna a 30 anni, poi ridotta a 20 a seguito della scelta del rito abbreviato da parte dell’imputato.
Durante l’udienza, il giovane ha letto una lettera in cui ha affermato di essere consapevole di aver commesso un reato gravissimo e di voler pagare per le sue azioni, pur negando la premeditazione dell’omicidio.
I genitori di Michelle Causo, Gianluca Causo e Daniela Bertoneri, hanno commentato la sentenza definendola un “record” per il tribunale, essendo la pena massima che può essere inflitta da tale organo giudiziario.
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