Due triatleti svizzeri, Simon Westermann e Adrien Briffod, hanno accusato sintomi di un’infezione gastro-intestinale e non hanno partecipato alla gara a squadre mista di triathlon delle Olimpiadi di Parigi
Due triatleti svizzeri, Simon Westermann e Adrien Briffod, hanno accusato sintomi di un’infezione gastro-intestinale e non hanno partecipato alla gara a squadre mista di triathlon delle Olimpiadi di Parigi. La Svizzera, nonostante l’assenza di questi due atleti, ha gareggiato e si è classificata settima, subito dietro l’Italia, che è arrivata sesta. Sylvain Friedelance ha sostituito Westermann, il quale aveva precedentemente preso il posto di Briffod.
Il medico responsabile di Swiss Olympics, Hanspeter Betschart, ha dichiarato che non è ancora chiaro se l’infezione di Briffod, classificatosi 49esimo, sia legata alla qualità dell’acqua della Senna. Briffod ha detto: “Sinceramente non so se le mie condizioni siano legate alla qualità dell’acqua della Senna, ma la domanda è lecita”.
Il giorno precedente, la belga Claire Michel era stata ricoverata per problemi allo stomaco e all’intestino dopo aver partecipato alla prova individuale di triathlon. Secondo i media locali, l’atleta ha contratto un’infezione da Escherichia coli. Di conseguenza, il Belgio ha ritirato la propria squadra dalla staffetta di triathlon. Claire Michel ha ringraziato per i messaggi di supporto su Instagram, affermando: “Sono stata curata bene e mi riprenderò, ma sono davvero devastata per la squadra e mi dispiace finire i Giochi in questo modo”.
Anne Descamps, portavoce del Comitato organizzatore di Parigi 2024, ha dichiarato che “questa contaminazione non ha nulla a che fare con la gara”. Martin Fourcade, membro della Commissione atleti, ha aggiunto che si stanno prendendo in considerazione tutti gli elementi per garantire la salute degli atleti. Anche se il triathlon è terminato, le gare di nuoto di fondo sono ancora in programma nella Senna, e sono stati previsti piani di riserva nel caso in cui la qualità dell’acqua non fosse conforme agli standard richiesti.
Giovanni Rezza, professore di Igiene e Sanità Pubblica presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, ha espresso preoccupazione per il nuoto nella Senna, affermando che “mi pare un azzardo farsi il bagno in un fiume che scorre all’interno di un contesto urbano”. Ha spiegato che il livello di Escherichia coli è un indicatore di contaminazione fecale e che non si può escludere la presenza di altri batteri come la Salmonella o di enterovirus. Rezza ha sottolineato l’importanza dell’igiene personale per prevenire la trasmissione dell’infezione.
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