Più della metà (57%) della popolazione mondiale utilizza lo smartphone per accedere a internet, ma l’altra metà fatica a farlo a causa di problemi economici e della scarsa copertura di rete
Attualmente, circa 4,6 miliardi di persone in tutto il mondo – ovvero il 57% della popolazione globale – accedono a internet tramite dispositivi mobili. Questo dato emerge da un’indagine della Global System for Mobile Communications Association Intelligence (GSMA), un’organizzazione che rappresenta gli operatori di telefonia mobile a livello globale. L’indagine ha analizzato l’andamento della crescita degli utenti connessi da mobile negli ultimi anni, evidenziando un cambiamento significativo: tra il 2015 e il 2021, ogni anno oltre 200 milioni di persone si sono collegate a internet da mobile per la prima volta, ma negli ultimi due anni il numero è sceso a 160 milioni all’anno.
Secondo i dati della GSMA, il numero di utenti connessi da mobile è aumentato rapidamente nel corso dell’ultimo decennio, ma da qualche tempo questa crescita si è stabilizzata.
Questo rallentamento è legato principalmente alla situazione in paesi come il Pakistan, il Bangladesh, la Nigeria e il Messico, dove gli operatori sono riusciti a connettere alla rete le aree più facilmente raggiungibili. Tuttavia, le zone geograficamente isolate o difficili da servire rimangono ancora senza connessione.
Non è solo una questione di posizione geografica: anche i fattori economici giocano un ruolo determinante. Una recente indagine dell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni evidenzia che il costo dei dati mobili in Africa è circa due volte più alto rispetto all’America, limitando così l’accesso alla rete per molte persone.
Nei paesi più avanzati tecnologicamente, come Cina, Stati Uniti e Singapore, la percentuale di popolazione connessa a internet da mobile è già molto alta, rispettivamente al 80%, 81% e 93%. Questo spiega perché la crescita in queste nazioni si sia rallentata: la maggior parte della popolazione è già online.
Ciononostante, sorprende che il 20% della popolazione cinese rimanga ancora offline e si abboni alle offerte di rete mobile con estrema lentezza. Lo stesso vale per paesi come il Bangladesh, la Nigeria e il Pakistan, dove solo il 37%, 34% e 24% della popolazione utilizza dispositivi mobili per accedere a internet.
In molti casi, il problema è ancora una volta la scarsa copertura di rete. Nonostante i miglioramenti tecnologici, oltre 350 milioni di persone vivono in aree del mondo che non dispongono di una rete mobile a banda larga.
Ci sono molte soluzioni che potrebbero contribuire a connettere queste aree, come le offerte di rete satellitare proposte da aziende come Starlink di SpaceX. Tuttavia, la crescita degli utenti connessi da mobile continua a rallentare.
Oltre ai problemi già citati, si aggiunge una questione legata allo stile di vita: nelle aree rurali o nelle regioni più povere, molte persone non hanno nemmeno accesso a dispositivi come smartphone o tablet. Per queste comunità, una connessione internet rimane un lusso lontano dalla portata.
LE ALTRE NOTIZIE IN EVIDENZA SULLA “TECNOLOGIA”:
Altre notizie:
AMAZON
WIRED – ANCHE AMAZON AVRA’ IL SUO CHATBOT: SI CHIAMERA’ METIS
Amazon sta sviluppando un nuovo chatbot basato su intelligenza artificiale, atteso per settembre e conosciuto con il nome in codice Metis. Questo progetto mira a competere con ChatGPT di OpenAI e altre soluzioni simili presenti sul mercato. Metis utilizzerà il modello di linguaggio di grandi dimensioni denominato Olympus, sviluppato internamente da Amazon. Metis sarà in grado di generare testo e immagini, fornendo link alle fonti utilizzate durante le ricerche. Una delle caratteristiche distintive di Metis è la tecnologia Retrieval-Augmented Generation (RAG), che permette di aggiornare il chatbot in tempo reale con dati recenti, migliorando la precisione delle risposte. Inoltre, Metis sarà capace di eseguire compiti complessi come gestire dispositivi domotici, prenotare biglietti per viaggi e ordinare prodotti su Amazon. Amazon lancerà Metis insieme a una nuova versione di Alexa, conosciuta come Remarkable Alexa. Questa versione potenziata dell’assistente vocale includerà funzioni generative per testo e immagini. Non è ancora chiaro se Remarkable Alexa utilizzerà lo stesso modello Olympus di Metis o il precedente modello Titan, che non include la tecnologia RAG e quindi ha capacità più limitate. Il debutto di Metis e della nuova Alexa è previsto per settembre, quando Amazon presenterà ufficialmente queste nuove soluzioni basate su intelligenza artificiale.
Altre notizie:
GROK
ANSA – ELON MUSK APRE A TUTTI GROK, IL SISTEMA DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE DI XAI
La società xAI, fondata da Elon Musk per lo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale (IA), ha annunciato la pubblicazione del codice sorgente di Grok, il suo software di conversazione e ottenimento di informazioni, comunemente noto come chatbot. Grok è stato presentato come un’alternativa a ChatGPT, uno dei chatbot più diffusi, sviluppato da OpenAI. Secondo Musk, l’obiettivo di rendere open source il codice di Grok è quello di democratizzare l’accesso alle IA, consentendo a chiunque di sperimentare il sistema e apportare modifiche. Tuttavia, questa mossa solleva questioni riguardo all’opportunità e ai rischi associati alla condivisione di sistemi di IA, che potrebbero essere utilizzati per diffondere notizie false e manipolare informazioni. Grok è stato sviluppato da xAI e presentato per la prima volta all’inizio del novembre 2023 come alternativa a ChatGPT. La società xAI è stata fondata da Musk con l’obiettivo di comprendere la vera natura dell’universo. Precedentemente, Musk aveva fondato OpenAI ma aveva abbandonato il progetto a causa di disaccordi sulla gestione e il controllo della società. Il chatbot Grok, il cui nome deriva dal romanzo di fantascienza “Straniero in terra straniera” di Robert A. Heinlein, è stato progettato per fornire risposte divertenti e informazioni su qualsiasi argomento, prendendo ispirazione dalla “Guida galattica per gli autostoppisti” di Douglas Adams, uno dei libri preferiti di Musk. Grok è accessibile solo agli abbonati Premium di X, il social network precedentemente noto come Twitter e acquisito da Musk nell’autunno del 2022. Sebbene la versione ufficiale del chatbot rimanga un’esclusiva per gli abbonati Premium, gran parte del codice sorgente è stato reso disponibile su GitHub, consentendo agli sviluppatori di esplorare e comprendere il funzionamento del sistema. La licenza di Grok, di tipo “Apache 2.0”, consente anche un utilizzo commerciale del codice, sebbene i dati utilizzati per addestrare il sistema di IA non siano stati condivisi da xAI. Questa limitazione potrebbe influenzare le possibilità di utilizzo del sistema, ma fornisce comunque informazioni sulle metodologie di sviluppo di Grok. La decisione di Musk di rendere open source il codice di Grok ha stimolato un dibattito sulla trasparenza e l’accessibilità delle tecnologie di IA. Mentre alcuni esperti raccomandano cautela nella condivisione di tali sistemi, altri sostengono che la trasparenza sia essenziale per comprendere e regolare l’evoluzione delle IA nel tempo.
OPENAI
WIRED – SEARCHGPT, IL MOTORE DI RICERCA DI CHATGPT
OpenAI ha introdotto una nuova funzionalità per ChatGPT chiamata SearchGPT, che consente all’intelligenza artificiale di effettuare ricerche sul web in tempo reale. Ora gli utenti possono ottenere aggiornamenti su notizie, risultati sportivi, previsioni meteo, quotazioni di borsa e molto altro, direttamente attraverso il chatbot di ChatGPT. Questa novità, accessibile su chatgpt.com e nelle app desktop e mobile, integra la capacità di interagire in linguaggio naturale con la possibilità di accedere a informazioni aggiornate e verificate, segnando un primo passo nella sfida a concorrenti come Google e Microsoft Copilot. La funzione di ricerca permette agli utenti di scegliere se attivare il web automaticamente o richiedere la ricerca con un clic sull’icona “Ricerca”. La ricerca utilizza un modello avanzato di linguaggio, progettato per analizzare e contestualizzare le informazioni presenti sul web. Ogni risposta fornisce link a fonti definite “affidabili” da OpenAI, e consente agli utenti di esplorare ulteriormente l’argomento grazie a una barra laterale che mostra articoli e approfondimenti selezionati. Le risposte fornite da ChatGPT sono un riassunto delle informazioni trovate online, adattato alle richieste specifiche dell’utente e reso più completo grazie alla capacità del modello di interpretare il contesto complessivo della chat. Per garantire aggiornamenti costanti, OpenAI ha stretto partnership con editori e fornitori di contenuti, offrendo visualizzazioni specifiche per categorie come meteo, mercati finanziari, sport e notizie. La funzione di ricerca di ChatGPT è stata sviluppata in collaborazione con alcune delle principali organizzazioni nel settore dell’informazione, tra cui Associated Press, Reuters, Le Monde e Condé Nast, editore di Wired. SearchGPT è basato su un modello ottimizzato di GPT-4, che combina le tecnologie di OpenAI con dati sintetici e risultati provenienti da tecniche avanzate di machine learning. In futuro, OpenAI punta a estendere SearchGPT a settori come shopping e viaggi, oltre a integrarlo nelle funzionalità Advanced Voice e canvas. L’obiettivo è rendere questa esperienza accessibile a tutti gli utenti, compresi quelli della versione Free, ampliando così il raggio d’azione e la versatilità della piattaforma.
Altre notizie:
APPLE
ANSA – APPLE SI “ALLEA” CON OPENAI PER PORTARE CHATGPT SU IPHONE, IPAD E MAC
Apple lancia “Apple Intelligence” e stringe un accordo con OpenAI per integrare ChatGPT nei suoi sistemi operativi. Questo popolare chatbot sarà disponibile nelle prossime versioni di iOS per iPhone, iPad e Mac. Siri subirà un importante aggiornamento, trasformandosi in un assistente vocale molto più avanzato. Durante la presentazione, il titolo Apple ha registrato una flessione del 2,4% a Wall Street. Tim Cook ha annunciato questa novità alla Conferenza degli sviluppatori a Cupertino, sottolineando che l’intelligenza artificiale di Apple sarà potente, intuitiva, integrata nei prodotti e rispettosa della privacy degli utenti. L’accordo con OpenAI, l’azienda madre di ChatGPT supportata da Microsoft, ricorda la storica collaborazione del 1997 tra Steve Jobs e Bill Gates. Il rinnovamento di Siri permetterà all’assistente di Apple di interagire con gli utenti in modo più naturale, comprendendo il contesto e integrandosi con altre app come Mail e Mappe. “È solo un primo sguardo a ciò che potremo fare con l’IA”, ha affermato Apple. Apple Intelligence porterà nuove funzionalità di intelligenza artificiale nei software dei dispositivi Apple, migliorando app esistenti come Messaggi, Email, Foto e Emoji, per attrarre un pubblico più giovane. Sam Altman, capo di OpenAI, ha dichiarato su X che è felice di collaborare con Apple per integrare ChatGPT nei dispositivi entro la fine dell’anno. Tuttavia, Elon Musk ha criticato duramente l’integrazione, minacciando di vietare i dispositivi Apple nelle sue aziende, definendola una “inaccettabile violazione di sicurezza”. Alla Conferenza degli sviluppatori, Apple ha anche presentato importanti aggiornamenti di iOS 18, che permetteranno agli utenti di personalizzare la schermata iniziale. È stata introdotta l’app Passwords per gestire le parole chiave e in Wallet sarà disponibile la nuova funzione Tap to Cash per inviare denaro avvicinando due iPhone. Anche l’app Foto è stata completamente riprogettata. Infine, Apple ha annunciato un aggiornamento per il visore Vision Pro, che sarà disponibile in nuovi mercati: dal 28 giugno in Cina, Singapore e Giappone, e dal 12 luglio in Australia, Canada, Francia, Germania e Gran Bretagna. Queste novità sull’intelligenza artificiale rafforzano un settore in rapida espansione: secondo GrandViewResearch, il mercato globale dell’IA, attualmente valutato oltre 196 miliardi di dollari, crescerà di oltre 13 volte nei prossimi sette anni.
Altre notizie:
META
WIRED – WHATSAPP PERMETTERA’ DI CREARE UN ELENCO DI CONTATTI SEPARATO
WhatsApp ha introdotto una nuova funzione che consente agli utenti di salvare e gestire i contatti direttamente all’interno dell’app, in modo indipendente dalla rubrica del dispositivo. Tuttavia, l’app continuerà a utilizzare la rubrica del telefono per gestire le conversazioni. Questa nuova funzione si basa su un sistema di archiviazione avanzato nel cloud, che memorizza i dati in forma crittografata per garantire privacy e sicurezza. Gli ingegneri di Meta spiegano che gli utenti potranno creare una rubrica personale all’interno di WhatsApp, che sarà sincronizzata automaticamente con tutti i dispositivi collegati al loro profilo. “Se si dispone di più account sullo stesso telefono, ad esempio uno personale e uno lavorativo, sarà possibile personalizzare l’elenco dei contatti per ciascun account. Inoltre, in caso di perdita del telefono, sarà possibile ripristinare la rubrica su un nuovo dispositivo con un solo clic.” Per supportare questa nuova funzione, WhatsApp ha sviluppato un sistema di archiviazione crittografato chiamato Identity Proof Linked Storage (IPLS). L’efficacia di questo sistema è stata verificata da esperti esterni, tra cui i consulenti di sicurezza informatica del NCC Group Cryptography Services. L’IPLS utilizza una serie di chiavi crittografate per garantire la sicurezza dei dati. Quando un nuovo contatto viene aggiunto su WhatsApp, viene generato un codice crittografato unico, che viene memorizzato sul dispositivo dell’utente. Per accedere o recuperare i contatti, l’utente dovrà autenticarsi tramite codice, password o impronta digitale, a seconda delle impostazioni di sicurezza del dispositivo. WhatsApp ha collaborato con Cloudflare per garantire maggiore affidabilità a IPLS. Ogni volta che un contatto viene aggiunto o modificato, il sistema genera una firma digitale che impedisce modifiche non autorizzate. “Questo approccio offre agli utenti di WhatsApp più opzioni per gestire la propria rubrica su tutti i dispositivi e gli account, archiviando i dati in modo sicuro senza il rischio di perderli”, si legge in una nota diffusa dall’app. Un’altra novità riguarda l’introduzione della gestione dei nomi utente. Questa funzione, come spiegato dal team di sviluppo, “aggiunge un ulteriore livello di privacy, poiché non sarà necessario condividere il numero di telefono per avviare una conversazione con qualcuno”. Tuttavia, i dettagli sul rilascio e sulla disponibilità di queste nuove funzioni non sono ancora chiari. WhatsApp ha dichiarato che fornirà ulteriori informazioni nelle prossime settimane. Le novità introdotte sono progettate per migliorare la privacy e la sicurezza dell’app. Infatti, gli esperti di sicurezza hanno avvertito che basta una telefonata per rubare un account WhatsApp. In Messico, secondo il Consejo Ciudadano para la Seguridad y Justicia, i casi di violazione degli account WhatsApp sono aumentati del 672% nei primi due mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’uso dei nomi utente potrebbe anche ridurre i rischi di truffe e cyberbullismo. Secondo l’Istituto nazionale di statistica e geografia (Inegi), Facebook (37,8%) e WhatsApp (41,8%) sono le piattaforme più utilizzate per atti di molestie digitali.
Altre notizie:
TIKTOK
BYTEDANCE FA RICORSO CONTRO LA LEGGE CHE IMPONE DI VENDERE TIKTOK NEGLI STATI UNITI
ByteDance, la società cinese proprietaria di TikTok, ha annunciato di aver fatto ricorso contro la recente legge degli Stati Uniti che le impone di vendere la sua divisione statunitense entro nove mesi. Il ricorso si basa sull’argomento della presunta incostituzionalità della legge stessa. La legge è stata promulgata dal presidente Joe Biden meno di due settimane fa, dopo essere stata approvata dal Congresso. ByteDance sostiene che questa legge violi il Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, che garantisce la libertà di espressione. Il ricorso è stato depositato presso la Corte d’Appello di Washington, anche se è probabile che il caso arrivi alla Corte Suprema degli Stati Uniti secondo esperti del settore legale. La legge impone a ByteDance di cedere il controllo di TikTok e tutte le sue tecnologie correlate, compreso l’algoritmo, a un acquirente non legato al governo cinese entro il termine di nove mesi (che potrebbero essere estesi a dodici). In caso di mancata vendita, la legge prevede il blocco della piattaforma TikTok negli Stati Uniti. Molti politici statunitensi sono preoccupati per i legami stretti tra ByteDance e il governo cinese, poiché TikTok raccoglie enormi quantità di dati sugli utenti. La legge è stata promulgata per timore che questi dati possano essere passati al governo cinese per scopi di intelligence. C’è anche preoccupazione che il governo cinese possa influenzare la popolazione americana attraverso l’utilizzo dell’algoritmo di TikTok, che suggerisce i contenuti agli utenti. ByteDance sostiene che vendere la sua divisione statunitense non sia praticabile per ragioni commerciali, tecnologiche e legali, considerando la natura globale del social network TikTok. La società afferma che il divieto di operare negli Stati Uniti costituirebbe una violazione della libertà di espressione.
Altre notizie:
TOMSHW – ANDROID PERMETTERA’ DI BLOCCARE LO SCHERMO IN CASO DI SMARTPHONE RUBATO
Android introduce un nuovo pacchetto di funzionalità di sicurezza che attiva il blocco del dispositivo, in particolare dello schermo, quando viene rilevato un furto. Per realizzare questo, vengono utilizzati sia i componenti hardware interni, come giroscopio e accelerometro, sia l’intelligenza artificiale che analizza i dati raccolti. Questo sistema aggiunge una nuova barriera contro azioni illecite, proteggendo le informazioni sensibili e l’accesso alla memoria interna del dispositivo. Ecco la descrizione dei tre sistemi di protezione evoluta basati su intelligenza artificiale. Per funzionare, è necessario avere il sistema operativo aggiornato ad Android 10: Theft Detection Lock – Tradotto come Blocco per rilevamento furto, questa funzionalità utilizza l’intelligenza artificiale per riconoscere azioni insolite attraverso i vari sensori interni, come accelerometro e giroscopio. Ad esempio, se si sta effettuando una telefonata mentre si cammina e qualcuno strappa lo smartphone dalle mani, il dispositivo si blocca immediatamente. In caso di falso positivo, è possibile sbloccare il dispositivo con i metodi tradizionali. Offline Device Lock – Questo sistema impedisce a un malintenzionato di disconnettere lo smartphone dalla rete per un lungo periodo, eludendo i sistemi di protezione. Anche in questo caso, lo schermo si blocca automaticamente. Remote Lock – Come suggerisce il nome, questo sistema consente di bloccare il dispositivo da remoto utilizzando funzionalità già note come “Trova il mio dispositivo”. La diffusione delle tre opzioni è attualmente in corso a livello globale. Le prime segnalazioni indicano che la distribuzione è iniziata in Brasile, ma diversi utenti in Italia hanno già riferito di avere accesso a queste funzioni. I dispositivi Pixel di Google avranno la priorità nella ricezione delle nuove funzionalità, ma anche altri marchi, come gli ultimi modelli Sony Xperia, stanno già implementando queste opzioni. È consigliabile tenere aggiornato il sistema operativo all’ultima versione e Google Play Services per non perdere questa novità.
Altre notizie:
MICROSOFT
ILSOLE24ORE – MICROSOFT SUPERA APPLE E DIVENTA LA SOCIETA’ CON IL PIU’ ALTO VALORE IN BORSA
Giovedì scorso, Microsoft ha conquistato il titolo di società con il più alto valore di borsa a livello globale, superando la rivale Apple. La capitalizzazione di Microsoft, ovvero il valore complessivo delle sue azioni, ha toccato quasi i 2.870 miliardi di dollari, mentre Apple ha visto un calo nelle azioni, portando la sua capitalizzazione sotto quella di Microsoft. Sebbene Apple fosse stata la prima a raggiungere i 3.000 miliardi di dollari di capitalizzazione nel 2023, recentemente ha mostrato risultati economici deludenti, specialmente nelle vendite di iPhone. Al contrario, Microsoft ha goduto di una costante crescita grazie al successo nei servizi cloud e agli investimenti nell’intelligenza artificiale. Gli analisti suggeriscono che questo sorpasso potrebbe riflettere una trasformazione più strutturale nelle dinamiche di mercato.
Altre notizie:
X (EX TWITTER)
AGI – X AUTORIZZA UFFICIALMENTE I CONTENUTI PORNOGRAFICI
X, il social network ex Twitter, ha ufficialmente autorizzato la pubblicazione di contenuti erotici e pornografici sulla sua piattaforma. Questa decisione è stata presa per permettere agli utenti di creare, trasmettere e visualizzare contenuti sessuali, purché siano prodotti e distribuiti in modo consensuale. Secondo la pagina “contenuti per adulti” del regolamento aggiornato, X crede che gli utenti debbano essere in grado di creare, trasmettere e visualizzare contenuti sessuali, purché siano prodotti e distribuiti in modo consensuale. Tuttavia, il social network afferma di impedire che tali contenuti siano visualizzati da bambini o da utenti adulti che non desiderano esservi esposti. X ha anche stabilito che i contenuti erotici e pornografici devono essere etichettati come “sensibili” e che gli utenti che li condividono devono cambiare le loro impostazioni per nascondere i contenuti dietro un avviso di contenuto che richiede di essere riconosciuto prima di poterli visualizzare. Inoltre, gli utenti under 18 o quelli che non hanno fornito la loro data di nascita non possono visualizzare i contenuti erotici e pornografici. La decisione di X di autorizzare i contenuti erotici e pornografici è stata presa per permettere una maggiore libertà di espressione e per permettere agli utenti di discutere e condividere esperienze sessuali in modo consensuale. Tuttavia, il social network ha anche stabilito che i contenuti che promuovono lo sfruttamento, i reati contro i minori e i comportamenti osceni sono vietati. X ha già precedentemente toccato l’argomento, annunciando un divieto per le immagini che includono “comportamenti sessuali violenti” a partire dal 1 gennaio 2020. D’ora in poi, le foto o i video che ritraggono nudità adulte o atti sessuali di natura pornografica o suscettibili di suscitare eccitazione sessuale saranno chiaramente autorizzati. Questa regola si applica anche ai contenuti generati dall’intelligenza artificiale, all’animazione e all’hentai. Il social network afferma di vietare i contenuti che promuovono lo sfruttamento, i reati contro i minori e i comportamenti osceni. Facebook, Instagram e Snapchat hanno introdotto severe restrizioni sui contenuti erotici o pornografici. Da quando ha assunto il controllo di Twitter, ora X, nel 2022, Elon Musk ha cercato di rendere il social network uno spazio di libera espressione, anche se questo significa ridurre la moderazione dei contenuti.
Altre notizie:
INTELLIGENZA ARTIFICIALE
ANSA – “SISTEMA 0”, L’IBRIDO TRA INTELLIGENZA UMANA E ARTIFICIALE
Una nuova forma di intelligenza, frutto dell’interazione tra il cervello umano e l’intelligenza artificiale, è stata chiamata “Sistema 0”. Questo tipo di intelligenza promette di potenziare le capacità cognitive umane, a patto che sia governata correttamente. La teoria è stata pubblicata sulla rivista Nature Human Behaviour, ed è frutto di una ricerca condotta dall’Università Cattolica di Milano, in collaborazione con varie discipline, tra cui neuropsicologia, informatica, filosofia e linguistica. Il Sistema 0 rappresenta una nuova forma di pensiero ibrido, considerata rivoluzionaria, che si distingue sia dal pensiero intuitivo (noto come Sistema 1), sia da quello analitico e riflessivo (conosciuto come Sistema 2). Secondo i ricercatori, questo tipo di intelligenza potrebbe segnare “un passo in avanti epocale nell’evoluzione della nostra capacità di pensare e prendere decisioni”. Così affermano Giuseppe Riva, direttore dello Humane Technology Lab dell’Università Cattolica di Milano e del Laboratorio di tecnologia applicata per la Neuropsicologia presso l’Istituto Auxologico Italiano di Milano, e Mario Ubiali, fondatore e CEO della start-up Thimus. “Sarà compito dell’umanità – aggiungono – garantire che questo progresso sia utilizzato in modo da migliorare la nostra autonomia cognitiva, senza comprometterla.” L’importanza della gestione umana del Sistema 0 I ricercatori avvertono che il futuro di questo sistema ibrido dipende dalla capacità dell’essere umano di gestire correttamente l’interazione con l’intelligenza artificiale. “Il rischio è di affidarsi troppo al Sistema 0 senza esercitare un pensiero critico”, spiegano gli studiosi. “Se ci limitassimo ad accettare passivamente le soluzioni offerte dall’intelligenza artificiale, potremmo perdere la nostra capacità di ragionare autonomamente e di sviluppare idee innovative.” In un mondo sempre più dominato dall’automazione, è fondamentale che l’uomo continui a interrogarsi e a mettere in discussione i risultati prodotti dall’intelligenza artificiale. Un aspetto essenziale sottolineato dal gruppo di ricerca è che “il Sistema 0 non potrà mai sostituirsi alla nostra capacità di pensiero critico, ma solo aiutarla”. Tra i membri del team di ricerca ci sono anche Massimo Chiriatti del gruppo Infrastructure Solutions Group di Lenovo, Marianna Ganapini del dipartimento di Filosofia dello Union College di New York, ed Enrico Panai, della Facoltà di Lingue Straniere e Linguaggio della Scienza dell’Università Cattolica di Milano. Ruolo dell’IA e importanza del pensiero umano Il Sistema 0 prevede che l’intelligenza artificiale funga da enorme “hard disk esterno”, capace di immagazzinare grandi quantità di dati e di elaborare calcoli complessi in modo rapido. Tuttavia, spetta sempre al pensiero umano il compito di interpretare i dati e organizzare le informazioni. Il pensiero critico rimane cruciale anche per garantire la trasparenza dei sistemi di intelligenza artificiale e per mantenere il controllo sui propri comportamenti. Le potenzialità e la sfida del Sistema 0 La sfida principale per l’umanità sarà riuscire a sfruttare gli aspetti positivi di questa interazione, come il potenziamento delle capacità di risolvere rapidamente problemi complessi e l’analisi di grandi quantità di dati. Tuttavia, sarà necessario un equilibrio per evitare di diventare troppo dipendenti dalle soluzioni proposte dall’intelligenza artificiale, preservando così la capacità umana di innovare e pensare in modo autonomo.
Altre notizie:
CYBER SICUREZZA
WIRED – SAMBASPY, IL MALWARE CHE COLPISCE SOLO GLI UTENTI ITALIANI
I ricercatori di Kaspersky hanno identificato una nuova campagna malware che colpisce esclusivamente gli utenti italiani. Questo malware, chiamato SambaSpy, è un Trojan di accesso remoto (RAT) che offre funzionalità come il controllo della webcam, il furto di password e la gestione del desktop da remoto. La particolarità di SambaSpy è che è stato progettato per attaccare solo i sistemi operativi impostati in italiano, aumentando così le probabilità di successo tra gli utenti di questa nazione. La modalità di attacco non si discosta da altre campagne malware già conosciute. Il processo inizia con l’invio di un’email di phishing, apparentemente proveniente da una società immobiliare, che invita le vittime a visualizzare una fattura. Cliccando sul link presente nell’email, gli utenti vengono reindirizzati a un server web dannoso dove il malware SambaSpy viene scaricato automaticamente. Una volta completato il download, il malware può operare indisturbato, senza che le vittime si rendano conto di quanto stia accadendo. I ricercatori di Kaspersky sospettano che questa campagna possa essere stata orchestrata da attori brasiliani, poiché nel codice malevolo sono presenti alcuni termini in portoghese brasiliano. Per proteggersi da SambaSpy, gli utenti italiani sono invitati a seguire alcune misure preventive. È fondamentale mantenere aggiornate le VPN commerciali e altre soluzioni software per garantire la sicurezza dei propri dispositivi. Inoltre, è consigliabile utilizzare servizi specifici per bloccare gli attacchi malware nelle fasi iniziali e formare i dipendenti su questioni di sicurezza informatica.
Altre notizie:
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