Il Dicastero per la Dottrina della Fede ha approvato ufficialmente le Apparizioni mariane di Placanica in Calabria
In una lettera del 5 luglio 2024, il Dicastero si è rivolto al vescovo di Locri-Gerace, Francesco Oliva, per confermare il Nihil obstat (nulla osta) in merito alla devozione nata presso il Santuario della Madonna dello Scoglio in Santa Domenica di Placanica.
Il vescovo Oliva ha quindi firmato un decreto con il quale riconosce ufficialmente che l’esperienza spirituale dello Scoglio non ha evidenziato elementi critici o rischiosi, ma ha offerto tanti segni di grazia e di conversione. Pertanto, la Chiesa riconosce con atto ufficiale la presenza dell’azione dello Spirito Santo in questa esperienza spirituale di ispirazione mariana.
Il vescovo Oliva ha commentato che questo riconoscimento è un segno speciale che lo Spirito Santo vuole dare ai fedeli della diocesi e a quanti frequentano da anni questa realtà mariana. Ora tutti, anche i più dubbiosi e scettici, possono guardare allo Scoglio liberi da pregiudizi, consapevoli di trovarsi davanti a un dono prezioso fatto alla diocesi e all’intera Chiesa universale.
Mons. Oliva ha invitato tutta la Comunità diocesana a rendere grazie a Dio e a pregare per Papa Francesco, che attraverso l’azione di discernimento del Dicastero per la Dottrina della Fede ha accolto la richiesta di nulla osta, apprezzando il valore e il significato della vicenda spirituale dello Scoglio.
LE ALTRE NOTIZIE IN EVIDENZA SULLA “RELIGIONE”:
MONDO
ANSA – ALLA CHIESA IL 70% DELL’8 PER MILLE (QUASI UN MILIARDO)
Secondo i dati pubblicati sul sito del dipartimento delle Finanze del Mef, il 68,59% (circa 990 milioni) dell’otto per mille dell’Irpef destinato al 2020 è stato assegnato alla Chiesa cattolica. Lo Stato ha ricevuto circa 340 milioni (25,62%), mentre la Chiesa Evangelica Valdese ha ottenuto 40 milioni (3,04%). In totale, l’otto per mille dell’Irpef ha generato circa un miliardo 320 mila euro nel 2024, riferiti al 2020.
Altre notizie:
PAPA FRANCESCO
ILMESSAGGERO – PAPA FRANCESCO HA DECISO DI STRINGERE I CONTROLLI SULLA STAMPA IN VATICANO
Papa Francesco ha deciso di aumentare ulteriormente i controlli sulla stampa accreditata in Vaticano, aggiungendo nuove restrizioni. Da subito, gli audio delle udienze nel palazzo apostolico non saranno più disponibili in diretta in sala stampa e i testi dei discorsi preparati non saranno più diffusi in anticipo. Saranno distribuiti solo i testi dei discorsi pronunciati dal Papa, per garantire una maggiore vigilanza sulle sue dichiarazioni estemporanee. Questo cambiamento è motivato dalla necessità di evitare ulteriori emergenze comunicative che danneggiano l’immagine del Papa e complicano la sua azione di governo. In passato, diversi incidenti comunicativi hanno creato polemiche, come la recente frase sulla “frociaggine” nei seminari, pronunciata durante un’assemblea della CEI. Nonostante il Papa avesse chiesto di non diffondere nulla ai giornalisti, la frase è comunque trapelata. Per evitare ulteriori problemi, sono state introdotte restrizioni come il divieto di organizzare pool per la stampa internazionale durante le visite dei Capi di stato e limitazioni alle domande durante le interviste in volo nei viaggi internazionali. Solo le catechesi dell’udienza generale del mercoledì e la preghiera dell’Angelus continueranno ad essere diffuse come prima. Le nuove restrizioni si aggiungono a quelle già esistenti, per esempio, le domande dei giornalisti sono ammesse solo se attinenti al paese visitato e alla sua storia. Questo fa parte di un tentativo più ampio di controllare meglio le comunicazioni in una fase del pontificato segnata da forti divisioni interne alla Chiesa. Recentemente, dichiarazioni controverse del Papa, come il rifiuto del diaconato alle donne durante un’intervista alla CBS, hanno sollevato proteste all’interno della Chiesa, in particolare in Germania. Altri episodi includono le sue affermazioni su Israele e Palestina, che hanno suscitato ulteriori polemiche. Per esempio, nel 2020, il Papa dovette chiarire le sue parole sui diritti delle coppie omosessuali, dopo che una sua dichiarazione apparve in contrasto con la dottrina della Chiesa. Inoltre, ci sono state dichiarazioni controverse riguardo alla guerra in Ucraina e al ruolo della NATO, che hanno sollevato critiche. Il Papa ha anche fatto affermazioni discutibili in altre occasioni, come quando ha detto che “alla fine ogni femminismo finisce con l’essere un ‘machismo’ con la gonna” e in una videochiamata con un ragazzo autistico ha affermato: “Allora ci rivedremo all’inferno”. Questi episodi hanno contribuito a creare un clima di continua emergenza comunicativa, spingendo il Papa a intensificare i controlli sulla stampa.
Altre notizie:
BENEDIZIONI A COPPIE GAY
SCENARIECONOMICI – CHIESA COPTA-ORTODOSSA INTERROMPE IL DIAGOLO TEOLOGICO CON LA CHIESA CATTOLICA A CAUSA DELLA “FIDUCIA SUPPLICANS”
La Chiesa Copta-Ortodossa ha annunciato giovedì di interrompere il dialogo teologico con la Chiesa cattolica a seguito della controversa dichiarazione sulla “Fiducia Supplicans”, che ha suscitato critiche e preoccupazioni all’interno della comunità ortodossa. La dichiarazione, che riguarda le benedizioni per le coppie irregolari, comprese quelle omosessuali, ha generato una forte reazione da parte della Chiesa Copta, che ha deciso di sospendere il dialogo teologico con Roma. La decisione è stata presa dopo una consultazione con altre chiese ortodosse orientali e arriva come una nuova tappa di tensione nel dialogo ecumenico tra le due chiese. La dichiarazione della “Fiducia Supplicans” è stata definita una “gravissima deviazione dalle norme morali cristiane” da parte del metropolita Hilarion, presidente della Commissione Biblico-Teologica del Patriarcato di Mosca, e ha sollevato preoccupazioni in tutto il mondo ortodosso. Il Sinodo della Chiesa Copta-Ortodossa, presieduto da Papa Tawadros II, ha preso la decisione di interrompere lo scambio teologico con Roma durante la sessione plenaria tenutasi il 7 marzo presso il Centro Logos della Residenza Papale nel Monastero di Sant’Anba Bishoy a Wadi Natroun, in Egitto. La decisione è stata presa da 110 dei 133 membri del Sinodo presenti all’incontro. La Chiesa Copta-Ortodossa ha espresso una posizione ferma nel rifiutare tutte le forme di relazioni omosessuali, definendole contrarie alla Sacra Bibbia e al disegno divino del matrimonio tra un uomo e una donna. Ha inoltre condannato qualsiasi benedizione per tali relazioni come una “benedizione del peccato”, considerandola inaccettabile. La dichiarazione della Chiesa Copta-Ortodossa ha delineato la sua posizione sull’omosessualità, affermando che Dio ha dato all’umanità il libero arbitrio di vivere secondo la sua volontà divina e il disegno del matrimonio tra uomo e donna. Tuttavia, coloro che soffrono di attrazione per lo stesso sesso e scelgono di resistere a tali desideri sono lodati per i loro sforzi. La Chiesa Copta-Ortodossa ha chiarito che coloro che abbracciano la loro tendenza omosessuale e continuano a infrangere i comandamenti di Dio dovrebbero astenersi dalla comunione e cercare il pentimento. La Chiesa si oppone fermamente a tutte le forme di attività sessuale al di fuori del matrimonio e non accetta la giustificazione delle relazioni omosessuali attraverso contesti culturali diversi. Infine, la dichiarazione ha sottolineato l’impegno della Chiesa Copta-Ortodossa ad aiutare le persone con tendenze omosessuali, offrendo loro sostegno e assistenza per affrontare le sfide emotive e spirituali.
Altre notizie:
SCANDALI IN VATICANO
ILPOST – LA CHIESA NON HA RICONOSCIUTO IL CULTO DELLA “MADONNA DI TREVIGNANO”
La Chiesa ha emesso una dichiarazione ufficiale riguardante il culto della “Madonna di Trevignano”, contestando le presunte apparizioni e rivelazioni della veggente Gisella Cardia, conosciuta anche come Maria Giuseppa Scarpulla. Il vescovo Marco Salvi della diocesi di Civita Castellana ha affermato che non vi è nulla di “soprannaturale” nelle affermazioni di Scarpulla e che, al contrario, sembra che abbia deliberatamente mentito. Le presunte apparizioni, iniziate nel 2016, avevano attirato l’attenzione di numerosi fedeli, culminando nella creazione di un santuario a Trevignano Romano, in provincia di Roma, dedicato alla “Madonna di Trevignano”. Tuttavia, dopo un’indagine durata un anno condotta da una commissione di esperti religiosi, è stato stabilito che non vi è alcuna evidenza di natura soprannaturale nelle affermazioni della veggente. La commissione ha riscontrato che le affermazioni di Scarpulla sono autoreferenziali e poco attendibili. Di conseguenza, il vescovo Salvi ha vietato ai sacerdoti di celebrare il culto della “Madonna di Trevignano” e di visitare il santuario. Ha anche esortato i fedeli a non partecipare a tali incontri, che si erano ripresi dopo un breve periodo di pausa. Questa decisione ha un impatto significativo sulle pratiche religiose locali e sulla comunità che si era riunita attorno al culto della “Madonna di Trevignano”. Oltre alla dimensione religiosa, il caso della “veggente di Trevignano” ha anche implicazioni legali. L’inchiesta della procura di Civitavecchia, avviata nel 2023, è stata motivata da accuse di truffa. Un investigatore privato ha riferito che alcune persone erano state indotte a versare considerevoli somme di denaro alla ONLUS fondata da Scarpulla e dal marito. Una di queste persone, Luigi Avella, ha dichiarato di aver dato 123mila euro alla veggente. L’investigatore ha anche affermato di poter dimostrare che le lacrime versate dalla statua della Madonna erano in realtà sangue di maiale. Di fronte all’apertura dell’indagine, Scarpulla e il marito hanno lasciato Trevignano, ma sono poi tornati per continuare gli incontri. Il Comune ha ordinato la demolizione del santuario, considerato abusivo, ma la coppia ha ottenuto di mantenere la recinzione dell’area dopo un ricorso al TAR del Lazio. La decisione della Chiesa e l’indagine giudiziaria hanno scosso la comunità locale, sollevando interrogativi sulla veridicità delle presunte apparizioni e sulla gestione dei fondi associati al culto della “Madonna di Trevignano”.
Altre notizie:
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