E’ morto a 98 anni Roger Corman, il produttore e regista “re dei B-movie”, considerato un gigante del cinema indipendente, nel 2009 aveva ricevuto un Oscar onorario ai Governors Awards.
Leggendario per la sua rapidità nel realizzare i film (sei/sette l’anno, alcuni in meno di due giorni), che ha dato impulso alla carriera di giovani talenti non ancora affermati (molti dei quali protagonisti del rinnovamento del cinema statunitense) come Peter Bogdanovich, Francis Ford Coppola, Martin Scorsese, Paul Bartel, Monte Hellmann, Jack Hill, John Sayles, James Cameron, Joe Dante, Jonathan Demme, Jack Nicholson, Robert De Niro, Ellen Burstyn.
Corman si era fatto conoscere per una serie di film horror come “La piccola bottega degli orrori” (1960) e la serie di adattamenti di Edgar Allan Poe con Vincent Price (“I vivi e i morti” e “Il pozzo e il pendolo”) ma era diventato famoso per saghe di droga e motociclisti come “I selvaggi” (1966).
Raggiunse la notorietà anche per “Il massacro del giorno di San Valentino” (1967) e “Il serpente di fuoco” (1967) che vedeva protagonista Peter Fonda.
La sua miscela di sesso, nudità, violenza e temi sociali è stata presa sul serio in molti ambienti anticonformisti, soprattutto in Europa, e nel 1964 è stato il primo produttore-regista americano a essere premiato dalla Cinematheque Francaise di Parigi con una retrospettiva dei suoi film.
Secondo la banca dati Imdb, Corman ha prodotto 491 film, ne ha diretti 56 e interpretati 45.