Davanti al liceo classico Gaio Valerio di Monterotondo (Roma), una 54enne e suo figlio hanno sparato con armi ad aria compressa contro un gruppo di studenti che manifestavano per la mancata approvazione della Settimana di Didattica Alternativa
Momenti di tensione venerdì mattina davanti al liceo classico Gaio Valerio di Monterotondo, in provincia di Roma. Una donna di 54 anni e suo figlio di 20 hanno sparato con armi ad aria compressa contro un gruppo di studenti che manifestavano per la mancata approvazione della Settimana di Didattica Alternativa. I due, madre e figlio, sono stati denunciati per lesioni personali ed esplosioni pericolose.
Secondo quanto raccontato dagli studenti, la donna era esasperata dal fatto che i ragazzi, durante le proteste, danneggiavano la sua auto. «Ogni mattina quando devo uscire per andare a lavorare c’è un capannello di studenti che mi prende a cazzotti e a calci la macchina, sono sette volte che la porto dal carrozziere per far riposizionare il cofano», ha spiegato la donna. «Ieri mattina c’era il putiferio tra fumogeni e botti, non potevo uscire. Ci ho provato ma appena ho tirato fuori la macchina l’hanno ripresa a calci e botte».
Gli studenti, invece, hanno raccontato di non aver mai danneggiato l’auto della donna. «Non è la prima volta che usciva fuori di testa», hanno raccontato due studenti sedicenni. «In passato più volte ci ha rimproverato e ha anche lanciato oggetti dalla finestra. Urlava: ‘non ce la faccio più’».
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