La nascita di una nuova base militare a Pisa, all’interno del parco naturale di San Rossore, sta suscitando preoccupazione e proteste da parte di associazioni e cittadini
La nascita di una nuova base militare a Pisa, all’interno del parco naturale di San Rossore, sta suscitando preoccupazione e proteste da parte di associazioni e cittadini. Il progetto, già approvato dal governo nel decreto Infrastrutture, prevede lo stanziamento di 20 milioni di euro come primo finanziamento, per un costo totale di 190 milioni di euro finanziati attraverso il PNRR.
La base, destinata ad ospitare il Gruppo Intervento Speciale dei Carabinieri, sorgerà in un’area protetta coperta per il 98% da boschi, dove è già presente un centro di ricerca della Marina Militare e dove è ancora in corso lo smantellamento di un reattore nucleare. Pisa ospita già la base militare americana di Camp Darby, motivo per cui è nato il Movimento No Base che contesta la continua militarizzazione della città.
Il progetto, avviato nel 2022 su iniziativa del governo Draghi e dell’ex ministro della Difesa Guerini, sembra aver ottenuto un assenso trasversale, senza una vera opposizione da parte del sindaco leghista Michele Conti e del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani (PD). Il Movimento No Base critica anche il presidente del parco di San Rossore, Lorenzo Bani, per aver avallato il progetto nonostante i danni all’ecosistema.
Il consigliere comunale Francesco Auletta (opposizione) ritiene che la base non si farà, mentre il collega di Fratelli d’Italia Maurizio Nerini è favorevole, sostenendo che non verranno abbattuti alberi ma anzi ne saranno piantati migliaia, con un indotto stimato di 6 milioni di euro annui per l’economia locale.
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