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Notizia dell’ultima ora: Matteo Messina Denaro ai pm: “Cosa Nostra? Non so cos’è. Sono un agricoltore apolide. Soprannomi? Mai avuti”

10 MAGGIO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – Matteo Messina Denaro, il boss della mafia che è stato arrestato lo scorso gennaio dopo 30 anni di latitanza, si è mostrato sfidante davanti ai magistrati, come a voler sfidare lo Stato contro cui ha combattuto per decenni come capo o uno dei capi della Cosa Nostra. L’audizione del 21 febbraio scorso, davanti al giudice Alfredo Montalto e al procuratore Gianluca De Leo, è avvenuta nell’ambito di un procedimento penale in cui risponde di estorsione aggravata. Durante l’interrogatorio, il capomafia ha rilasciato dichiarazioni paradossali riguardanti il suo passato, il suo ruolo e i suoi beni.

Messina Denaro ha dichiarato di essere un agricoltore apolide e ha affermato che non ha più una residenza in quanto il comune l’ha cancellata. Quando gli è stato chiesto delle sue condizioni economiche, ha affermato di non avere alcun bisogno, anche se in passato aveva beni patrimoniali, che però gli sono stati tolti. Ha anche rifiutato di fornire informazioni sulle proprietà che eventualmente possiede, sostenendo di non essere stupido.

In risposta alla domanda del magistrato sui suoi soprannomi, Messina Denaro ha negato di averne avuti, anche se in realtà era noto come “U siccu” e “Diabolik” nella sua cerchia familiare. Ha anche sostenuto di sapere della Cosa Nostra solo dai giornali, negando di appartenervi.

Per quanto riguarda le accuse di aver minacciato la figlia di un prestanome, Giuseppina Passanante, e suo marito per riavere un terreno a loro intestato fittiziamente, Messina Denaro ha negato ogni responsabilità, sostenendo di aver semplicemente scritto loro una lettera per chiedere ciò che gli spettava. Le sue dichiarazioni sono state spesso brusche e irriverenti.