Durante un’intervista con l’Adnkronos, Di Maio ha dichiarato che Grillo potrebbe teoricamente bloccare il voto sulla regola del doppio mandato e la modifica del simbolo del Movimento, ma non lo farà perché, a suo dire, “ha perso il coraggio”. Di Maio ha avvertito che Conte potrebbe alla fine “portargli via tutto”
Luigi Di Maio, ex capo politico del Movimento 5 Stelle, ha espresso la sua opinione sulla tensione crescente tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte, che rischia di compromettere il nuovo percorso costituente avviato da Conte all’interno del Movimento. Durante un’intervista con l’Adnkronos, Di Maio ha dichiarato che Grillo potrebbe teoricamente bloccare il voto sulla regola del doppio mandato e la modifica del simbolo del Movimento, ma non lo farà perché, a suo dire, “ha perso il coraggio”. Di Maio ha avvertito che Conte potrebbe alla fine “portargli via tutto”, incluso il contratto di consulenza da 300mila euro l’anno.
Grillo ritiene che simbolo e regola del doppio mandato siano “pilastri insostituibili”, mentre Conte vuole lasciare agli iscritti la possibilità di decidere su questi temi. Di Maio ha affermato che Grillo non ha il coraggio di prendere iniziative, nonostante abbia il potere per farlo grazie all’articolo 12, comma 2 del nuovo statuto del Movimento. Questo articolo conferisce al garante la facoltà di interpretazione autentica delle norme dello statuto, un potere che Di Maio ha descritto come “papalina”. Nonostante ciò, Grillo finora si è limitato a fare appelli agli iscritti tramite il blog senza formalizzare alcuna azione contro Conte.
Di Maio ha ipotizzato che Grillo potrebbe non esercitare pienamente le sue prerogative a causa del contratto di consulenza che potrebbe perdere. Ha ironizzato sul fatto che Conte potrebbe anche “portargli via l’argenteria” e cancellare il contratto. Riguardo alla regola del doppio mandato, Di Maio ha ribadito la sua posizione, sostenendo che dovrebbe essere superata per garantire maggiore pluralità all’interno del Movimento.
Alfonso Colucci, deputato e notaio del Movimento, ha riferito al Corriere della Sera dell’esistenza di una clausola riservata che impedirebbe a Grillo di sollevare questioni sull’uso del simbolo. Conte ha ribadito su Repubblica che il Movimento, essendo trasparente, dovrebbe pubblicare tutti gli atti sul suo sito. Di Maio ha suggerito che Conte voglia cambiare il simbolo senza uscire dal partito per evitare che qualcuno lo utilizzi contro di lui nelle future elezioni.
Stefano Patuanelli, capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato, ha dichiarato a La Stampa che saranno gli iscritti a decidere la disputa tra Conte e Grillo. Ha aggiunto che Grillo potrebbe cercare di bloccare il voto, ma che alla fine potrebbe perdere. La situazione resta incerta e le prossime settimane saranno cruciali per capire se la disputa verrà risolta dagli iscritti o nelle Aule di tribunale.
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