Notizia dell’ultima ora: L’Italia è al terzo posto tra i paesi europei per numero di posti letto ospedalieri ogni mille abitanti
11 LUGLIO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – Una recente indagine sul Servizio sanitario nazionale (SSN) ha sollevato preoccupazioni riguardo alla mancanza di risorse a disposizione per la cura degli anziani in Italia. Nonostante il paese possa vantare un’ottima speranza di vita per i suoi cittadini, con 83 anni rispetto ai 83,2 della Spagna e agli 82,5 della Francia, sembra che non ci sia una risposta adeguata all’invecchiamento della popolazione da parte del SSN.
Secondo lo studio, l’Italia si classifica al terzo posto tra i paesi europei per il numero di posti letto ospedalieri ogni mille abitanti, con solo 3,19 posti letto, mentre la Germania ne ha più del doppio e la Francia leggermente meno del doppio. Inoltre, i posti letto per la cura a lungo termine degli anziani sopra i 65 anni sono estremamente limitati. Prima della pandemia, nel 2019, c’erano solo 18,8 posti letto disponibili per mille abitanti ultra sessantacinquenni.
Questo dato è particolarmente rilevante, secondo il rapporto, poiché mette l’Italia in netto contrasto con gli Stati Uniti, che hanno 29,9 posti letto per la stessa fascia d’età, nonostante si collochino penultimi in classifica. Altri paesi destinano risorse significativamente maggiori per la cura a lungo termine, come la Svezia con 68,1 posti letto per 1000 abitanti nella stessa fascia d’età, seguita da Germania (54,2) e Canada (51,3).
La spesa pubblica italiana per la sanità nel 2021 è stata pari al 7,1% del PIL, mentre la Germania ha destinato l’11% del suo PIL, la Francia il 10,3%, la Gran Bretagna il 9,9%, la Svezia il 9,8% e la Spagna il 7,8%. Questo indica che le risorse limitate non sono sufficientemente dirette verso la cura degli anziani, nonostante costituiscano la maggior parte della popolazione.
Le famiglie e le associazioni riunite nel Coordinamento nazionale per il diritto alla sanità per le persone anziane malate e non autosufficienti si battono da mesi per una modifica della riforma della non autosufficienza, poiché ritengono che potrebbe ridurre le tutele per i malati cronici non autosufficienti, considerandoli un problema sociale affidato all’assistenza sociale anziché come pazienti che richiedono cure sanitarie adeguate.
Queste preoccupazioni sono alimentate anche dai pochi posti letto disponibili che spesso sono oggetto di scandali e polemiche. Le RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) in Lombardia, ad esempio, sono state oggetto di critiche per la gestione e i casi di malasanità che si sono verificati, come la recente tragedia che ha causato la morte di 6 persone.
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