Notizia dell’ultima ora: L’inquinamento atmosferico ricopre quasi tutta la Terra
8 MARZO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – Uno studio condotto dalla Monash University School of Public Health and Preventive Medicine di Melbourne, in Australia, e pubblicato sulla rivista The Lancet Planetary Health, ha evidenziato che solo lo 0,18% della superficie terrestre e lo 0,001% della popolazione mondiale sono esposti a livelli di inquinamento atmosferico considerati sicuri secondo gli standard dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
Il team di ricerca, guidato da Yuming Guo, ha considerato la presenza di particolato fine (PM2,5), il principale fattore di rischio per la salute ambientale, in tutto il mondo. Sebbene i livelli di questo inquinante siano diminuiti in Europa e Nord America negli ultimi due decenni, sembrano essere aumentati in Asia meridionale, Australia, Nuova Zelanda, America Latina e Caraibi. In queste regioni, la concentrazione di particolato supera le soglie indicate dall’OMS in oltre il 70% dei giorni. La mancanza di stazioni di monitoraggio dell’inquinamento a livello globale ha comportato una carenza di dati relativi all’esposizione locale, regionale e nazionale, ma gli autori hanno realizzato una mappa dei cambiamenti di particolato osservati in tutto il mondo negli ultimi decenni utilizzando osservazioni di monitoraggio della qualità dell’aria, rilevatori meteorologici e di inquinamento atmosferico satellitari, metodi statistici e di apprendimento automatico per valutare più accuratamente le concentrazioni di PM2,5.
Nel 2019, oltre il 70% dei giorni era associato a concentrazioni maggiori di 15 microgrammi per metro cubo (μg/m³) a livello globale, e in Asia meridionale e orientale, oltre il 90% delle misurazioni giornaliere era superiore al limite di sicurezza. La media annua di inquinante dal 2000 al 2019 era di 32,8 µg/m³ a livello globale, ma i valori più bassi sono stati registrati in Australia e Nuova Zelanda (8,5 μg/m³). Solo lo 0,18% della superficie terrestre era considerato sicuro per l’esposizione a particolato fine, e solo lo 0,001% della popolazione mondiale era associato a livelli annuali inferiori a quanto indicato dalle linee guida dell’OMS nel 2019.
Gli autori dello studio hanno sottolineato l’importanza di utilizzare queste informazioni per sviluppare strategie di mitigazione dell’inquinamento atmosferico mirate ed efficaci.
FONTEUFFICIALE.it riassume le notizie pubblicate dalle agenzie di stampa e da altri media autorevoli (come Ansa, Agi, AdnKronos, Corriere della Sera, ecc..), quindi non è direttamente responsabile di inesattezze. Se, però, ritieni che un nostro articolo debba essere modificato o eliminato puoi farne richiesta [ scrivendo qui ].
Per ricevere i nostri aggiornamenti e restare informato ti invitiamo a seguirci sul nostro profilo ufficiale di Google News.