LIBEROQUOTIDIANO – Tabaccaia uccisa a Foggia da un 43enne marocchino già destinatario di un decreto di espulsione

Notizia dell’ultima ora: Tabaccaia uccisa a Foggia da un 43enne marocchino già destinatario di un decreto di espulsione


4 SETTEMBRE 2023FONTEUFFICIALEBREAKING NEWS – La Polizia ha arrestato Moslli Redouane, un uomo di 43 anni di origine marocchina, il quale, dopo essere stato espulso dall’Italia e resosi irreperibile, era rimasto in libertà nel territorio nazionale, compiendo azioni criminali, culminate in un tragico omicidio. Il sospetto è stato catturato dai carabinieri del Comando Provinciale di Foggia ed è ora accusato di omicidio e rapina aggravata.

La vittima dell’omicidio è Francesca Marasco, una donna di 72 anni e titolare di una tabaccheria situata in via Marchese de Rosa a Foggia. Il tragico evento si è verificato lunedì scorso quando Marasco aveva appena riaperto il suo negozio dopo una breve pausa estiva. Intorno a mezzogiorno, l’uomo è entrato nella tabaccheria e, nel tentativo di rubare poche decine di euro dalla cassa, ha brutalmente accoltellato la donna alla gola e al torace quando questa ha cercato di resistere.

Moslli Redouane era originario di una città vicina a Casablanca ed era destinatario di un decreto di espulsione dal territorio italiano a causa di precedenti reati, tra cui altre rapine. Tuttavia, non era mai stato informato dell’espulsione poiché era irreperibile, spostandosi costantemente tra diverse città italiane.

Dopo aver lasciato la Lombardia, aveva raggiunto Napoli e successivamente Foggia il 11 luglio. I carabinieri sono riusciti a rintracciarlo e a bloccarlo sabato notte presso la stazione di Napoli. Le telecamere di sorveglianza e la testimonianza di un passante hanno contribuito a identificare il rapinatore e a ricostruire il suo percorso di fuga.

Prima dell’arresto, Redouane si era sbarazzato dell’arma e degli abiti insanguinati, che sono stati recuperati dai carabinieri in una via vicina alla tabaccheria. Inoltre, aveva preso il cellulare della vittima, che secondo gli investigatori, avrebbe venduto a terze persone poco dopo l’omicidio.

Dopo diverse ore di interrogatorio, l’uomo ha confessato il suo coinvolgimento nell’omicidio, dichiarando di averlo compiuto durante un tentativo di rapina. Il suo avvocato, Nicola Totaro, ha sostenuto che Redouane era in difficoltà economiche a causa di lavori stagionali e precari, e aveva deciso di rapinare la tabaccheria per sopperire alle sue necessità finanziarie. L’espulsione imminente rendeva difficile per lui trovare lavoro regolare.

Il sospetto ha riferito agli investigatori che, armato di un coltello, ha fatto irruzione nella tabaccheria e ha ferito la vittima inizialmente alla gola quando questa ha tentato di resistere. Successivamente, avrebbe inferto un’altra ferita al torace. Dopo il tentativo di rapina, Redouane ha cercato di sbarazzarsi delle prove, ma è stato intercettato da un cittadino foggiano che ha consegnato il telefono della vittima alla polizia.

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