L’esorcista don Jose Valdo Feitosa spiega come la Chiesa indaga sul caso di Trevignano

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L’esorcista don Jose Valdo Feitosa spiega come la Chiesa indaga sul caso di Trevignano
24 MAGGIO 2023FONTEUFFICIALEBREAKING NEWS – In una recente intervista, don Jose Valdo Feitosa, esorcista della diocesi di Civita Castellana, ha affrontato il tema delle presunte apparizioni, miracoli e statuette che piangono, sottolineando che la Chiesa cattolica richiede tempi lunghi per valutare tali fenomeni. Don Valdo ha spiegato che dietro a eventi apparentemente soprannaturali, spesso attribuiti a Dio, potrebbe in realtà nascondersi l’opera del diavolo. Ha sottolineato l’importanza di valutare i frutti nel tempo per distinguere la natura di tali fenomeni.

Rispetto al caso di Trevignano Romano e alla veggente Gisella Cardia, don Valdo ha dichiarato di non potersi esprimere poiché è in corso un’indagine della commissione diocesana per stabilire se l’evento consti o meno di soprannaturalità. Ha affermato che gli autentici mistici sono caratterizzati da umiltà, prudenza, mansuetudine e semplicità, mentre tutto ciò che è spettacolarizzazione non ha nulla a che fare con Dio. Ha chiarito che la Chiesa non richiede ai fedeli di credere nelle apparizioni, e se la Madonna appare in un determinato periodo storico, è per confermare l’evento salvifico operato da Gesù Cristo. Ha inoltre sottolineato che qualsiasi messaggio dei veggenti che si discosti dalle Sacre Scritture è sicuramente falso.

Sulla questione dei presunti miracoli e fatti inspiegabili, don Valdo ha affermato che il diavolo può imitare ciò che fa Gesù, compiendo miracoli e manipolando gli oggetti. Tuttavia, ciò che differenzia l’operato del demonio da quello di Dio è la virtù e gli effetti positivi che un fenomeno soprannaturale porta nel tempo, come le conversioni.

Don Valdo ha anche condiviso l’immagine della Madonna presente nelle Sacre Scritture, descritta come mite, premurosa e con uno sguardo che rimanda a suo figlio, Gesù. Ha precisato che la Madonna parla poco nelle Scritture, ad eccezione di alcuni episodi come il dialogo con l’angelo nel Vangelo di Luca e il Magnificat.

Sulla figura dell’esorcista, don Valdo ha spiegato che essa esiste sin dai primordi della Chiesa e che il vescovo di ogni diocesi è considerato l’esorcista per eccellenza, potendo delegare il ministero a sacerdoti di sua fiducia. Non vengono richiesti carismi particolari per diventare esorcisti, ma è necessaria una vita di preghiera e discrezione in consonanza con la vita sacerdotale. Ha sottolineato l’importanza di avere un’equipe di specialisti, composta da psicologi, medici e altri sacerdoti o laici, per supportare l’esorcista nella preghiera, poiché il ministero è prima di tutto un atto di carità. Ha infine precisato che le possessioni diaboliche sono rare e che durante i suoi dieci mesi di esperienza come esorcista ne ha riscontrata solo una. Ha sottolineato che ciò che viene mostrato nei film riguardo alle possessioni demoniache è spettacolarizzato e distante dalla realtà.

Infine, don Valdo ha ammesso di provare paura, ma ha condiviso che la sua serenità deriva dal fatto di esercitare il ministero dell’esorcistato a nome della Chiesa, consapevole di non essere solo. Ha sottolineato che l’obiettivo di Satana è quello di far perdere le persone e che gli esorcisti sono strumenti per riportare le persone alla vita sacramentale.

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