L’esercito israeliano ha confermato l’uccisione di Hashem Safieddine, nuovo leader di Hezbollah, avvenuta in un bombardamento nella periferia sud di Beirut. La notizia è stata resa pubblica dopo tre settimane dalla prima segnalazione dell’incidente. Safieddine è stato ucciso insieme ad altri 25 membri del gruppo, inclusi alcuni con ruoli significativi, come il capo dell’intelligence Hussein Ali Hazima.
Safieddine, cugino di Hassan Nasrallah, era nato nel 1964 e aveva legami stretti con l’Iran. La sua morte rappresenta un colpo significativo per la leadership di Hezbollah, già indebolita dalla recente uccisione di Nasrallah. Hezbollah non ha confermato ufficialmente la morte di Safieddine.
Aggiornamento
Mercoledì, Hezbollah ha confermato la morte di Hashem Safieddine, considerato un potenziale successore del leader Hassan Nasrallah, ucciso in un attacco aereo israeliano il 4 ottobre. La notizia era già stata riportata da alcuni giornali il 5 ottobre, ma Israele ha ufficialmente confermato l’uccisione solo martedì. Safieddine è stato colpito a Dahieh, un quartiere di Beirut con una forte presenza di Hezbollah, insieme ad altri 25 membri del gruppo, tra cui il capo dell’intelligence Hussein Ali Hazima. L’attacco ha avuto luogo dopo che Nasrallah era stato ucciso da un bombardamento israeliano il 27 settembre. Le operazioni israeliane hanno suscitato preoccupazioni per la sicurezza e la stabilità nella regione, mentre Hezbollah continua a essere attivo nel conflitto contro Israele.