Per quasi 8 milioni di studenti italiani, tra il 5 e il 16 settembre, inizierà il nuovo anno scolastico, che porterà con sé una serie di novità
Per quasi 8 milioni di studenti italiani, tra il 5 e il 16 settembre, inizierà il nuovo anno scolastico, che porterà con sé una serie di novità già annunciate e altre ancora in fase di definizione. Tuttoscuola ha elencato i principali cambiamenti previsti per quest’anno e quelli che entreranno in vigore prossimamente, come riportato in un’anteprima fornita all’ANSA.
Una delle novità riguarda l’educazione civica, che avrà come tema centrale il concetto di Patria. Durante l’anno scolastico 2024/25, si prevede che saranno dedicate oltre 10 milioni di ore di lezione a questa materia. Inoltre, per gli studenti che affronteranno l’esame di maturità nel 2025, sarà introdotta l’opzione del “Capolavoro”: i maturandi avranno la possibilità di presentare un lavoro che considerano il loro miglior prodotto come parte dell’esame.
Un altro cambiamento riguarda il divieto di utilizzo degli smartphone in classe, esteso anche agli usi didattici. Questo divieto interesserà 4 milioni e mezzo di studenti del primo ciclo, dalla scuola dell’infanzia fino alla terza media.
In campo educativo ci sarà anche l’introduzione della riforma “4+2” negli istituti tecnici e professionali, in collaborazione con gli ITS. Questa riforma mira a ridurre il divario tra la domanda e l’offerta di lavoro. Inoltre, verrà incentivata la formazione degli insegnanti, con 30 ore di formazione retribuita per i docenti che ricoprono ruoli di supporto e coordinamento.
Il Ministero dell’Istruzione subirà una riforma, che comporterà la rotazione di direttori generali e l’istituzione di nuovi Uffici scolastici regionali (Usr). Sarà anche operativo il nuovo Consiglio superiore della pubblica istruzione (Cspi), i cui membri sono stati recentemente rinnovati.
Altre modifiche entreranno in vigore dal prossimo anno scolastico. Tra queste, il voto di condotta, che potrà portare alla bocciatura se inferiore al 6, i giudizi sintetici nella scuola primaria e le lezioni aggiuntive di italiano per gli studenti stranieri appena arrivati o con scarse competenze linguistiche. Tuttoscuola stima che queste lezioni di potenziamento della lingua italiana coinvolgeranno circa 10 mila studenti nel primo ciclo, pari al 6% degli studenti stranieri nati all’estero e al 2% del mezzo milione di studenti stranieri del primo ciclo.
Infine, è prevista una riforma della commissione incaricata di revisionare le “Indicazioni nazionali”, ossia i documenti che stabiliscono gli obiettivi di apprendimento per gli studenti. Tuttoscuola segnala che, sebbene attualmente si sappia poco sui lavori della commissione, le conseguenze potrebbero essere significative.
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