Notizia dell’ultima ora: Maternità congelata: sempre più di donne preservano la propria fertilità
28 AGOSTO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – Il social congelamento, la pratica di crioconservare gli ovociti per motivi non medici ma personali, sta guadagnando popolarità in Italia. Questa tecnica permette alle donne di preservare la propria fertilità, ma va al di là dell’idea di un’assicurazione per la gravidanza.
La capacità riproduttiva può essere compromessa per diverse ragioni, tra cui trattamenti oncologici. Il social congelamento offre alle donne la possibilità di scegliere quando “fermare” il loro orologio biologico attraverso la crioconservazione degli ovociti.
Il procedimento inizia con un trattamento ormonale di 10-12 giorni per stimolare la maturazione dei follicoli. Successivamente, si effettua un intervento chirurgico in sedazione profonda. Non ci sono cicatrici o tagli visibili. Gli ovociti vengono prelevati attraverso una sonda ecografica transvaginale e un ago, quindi crioconservati in laboratorio, senza limiti di tempo.
I rischi di questo intervento sono minimi, ma il principale rischio ostetrico è una gravidanza troppo tardiva. Di conseguenza, le linee guida nazionali suggeriscono di congelare gli ovuli tra i 25 ei 37 anni e cercare una gravidanza entro i 50 anni.
Dal punto di vista dei costi, la crioconservazione è disponibile attraverso il sistema sanitario pubblico solo se esiste una indicazione medica, come nel caso di trattamenti chemioterapici. Per motivi personali, come preservare la possibilità di una gravidanza dopo l’età fertile, è necessario rivolgersi a strutture private. I costi possono variare tra 2.500 e 3.500 euro per il prelievo e la conservazione degli ovociti, a cui si aggiungono i costi dei farmaci e la custodia degli ovociti in una bio banca (tra 100 e 200 euro l’anno).
In Italia, il numero di donne che scelgono di preservare la loro fertilità attraverso questa procedura è in costante aumento. Nel 2021, ci sono stati 189 trattamenti, saliti a 226 nel 2022. Nel 2023, fino al 30 aprile, sono stati effettuati 105 trattamenti, il doppio rispetto allo stesso periodo del 2022.
Tuttavia, è importante sottolineare che la crioconservazione non è una garanzia di gravidanza, poiché il successo dipende da vari fattori, tra cui il numero di ovociti congelati, l’età in cui sono stati prelevati e la qualità del seme del partner.
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