Gabriele Rubini, noto come Chef Rubio, ha denunciato un’aggressione violenta avvenuta all’esterno della sua abitazione. “Terroristi. Questi sono gli ebrei sionisti. Mi hanno aspettato fuori casa in sei e hanno tagliato i fili del cancello per massacrarmi”, ha detto
Gabriele Rubini, noto come Chef Rubio, ha denunciato un’aggressione violenta avvenuta all’esterno della sua abitazione a Frascati, alle porte di Roma. In video e foto pubblicati sui social, lo chef appare con il volto sanguinante, un occhio gonfio e visibili segni di percosse.
Secondo il racconto di Chef Rubio, l’aggressione è avvenuta la notte del 15 maggio. Sei persone lo avrebbero aspettato fuori casa e, dopo aver tagliato i fili del cancello elettrico, lo avrebbero picchiato. “Terroristi. Questi sono gli ebrei sionisti. Mi hanno aspettato fuori casa in sei e hanno tagliato i fili del cancello per massacrarmi”, ha detto Rubini.
Le immagini postate da Chef Rubio mostrano l’interno dell’auto con vetri rotti e tracce di sangue sui sedili. In un video, si vede Gabriele Rubini col volto tumefatto e coperto di sangue che racconta l’accaduto. Successivamente, ha postato un selfie al pronto soccorso dell’ospedale dove si è fatto medicare le ferite alla testa, con un vistoso bendaggio sulla fronte e un occhio gonfio.
Al momento, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, non ci sono denunce alle forze dell’ordine, solo le testimonianze di Chef Rubio sui social. Nei mesi scorsi, Rubini è finito sotto inchiesta per istigazione all’odio razziale a causa di alcuni post antisemiti ed è stato anche fermato dalla polizia con una tanica piena di sangue animale, con la quale stava andando a un sit-in pro Palestina e contro Israele.
In serata, gli studenti pro Palestina dell’Università La Sapienza, ancora in tenda sotto al rettorato, sono scesi in strada con uno striscione di solidarietà: “Dalle tende contro il genocidio in Sapienza esprimiamo la nostra massima solidarietà a Chef Rubio preso di mira e aggredito poco fa da una squadraccia sionista”.
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