Negli ultimi giorni, la Terra è stata colpita da potenti tempeste geomagnetiche che hanno generato spettacolari aurore boreali. Tuttavia, queste tempeste hanno avuto anche implicazioni più profonde. Le tempeste geomagnetiche si verificano quando il Sole emette esplosioni di energia che espellono particelle cariche nello spazio. Queste particelle, una volta arrivate vicino alla Terra, interagiscono con il campo magnetico terrestre, causando effetti visibili come le aurore boreali.
Recentemente, le particelle emesse da un brillamento solare hanno raggiunto la Terra con un’energia tale da provocare aurore boreali visibili in diverse parti del mondo. L’Ocean Networks Canada (ONC) ha rilevato disturbi significativi nel campo magnetico terrestre a una profondità di 2,7 chilometri al largo della costa canadese, dimostrando l’intensità del brillamento solare e il suo impatto sul nostro pianeta. Kate Moran, presidente dell’ONC, ha sottolineato come gli effetti delle tempeste solari possano penetrare profondamente nel nostro ambiente.
Le aurore boreali sono il risultato delle particelle cariche provenienti dal Sole che interagiscono con il campo magnetico terrestre. Oltre a generare aurore boreali, le tempeste geomagnetiche possono causare disturbi significativi nel campo magnetico della Terra, come riportato dagli strumenti sottomarini dell’ONC. Circa vent’anni fa, un evento simile ha permesso agli scienziati di osservare particelle emesse da un brillamento solare che hanno generato un’aurora boreale visibile persino in Ungheria, causando disturbi nel campo magnetico terrestre rilevati anche da strumenti sottomarini.
Secondo Kate Moran, l’intensità del brillamento solare recente è stata tale da influenzare il campo magnetico terrestre. I dati raccolti da queste osservazioni sottomarine sono preziosi per comprendere l’impatto di eventi simili sul nostro pianeta e per sviluppare strategie di previsione e mitigazione.
Il fisico dell’Università di Victoria, Justin Albert, prevede che il Sole raggiungerà il picco del suo ciclo solare nei prossimi due anni, con un aumento delle eruzioni solari e delle tempeste geomagnetiche. Questo solleva preoccupazioni riguardo alle possibili conseguenze per la vita sulla Terra, inclusi gli effetti sulle comunicazioni satellitari, sulle reti elettriche e sui sistemi di navigazione. Le tempeste solari possono infatti avere impatti significativi sulle infrastrutture tecnologiche e sulle reti di comunicazione.
Jonathan McDowell del Centro di Astrofisica Harvard-Smithsonian prevede che le potenti eruzioni del Sole continueranno fino al 2025, con un numero crescente di macchie solari sulla superficie della stella. Questo potrebbe portare a una maggiore attività geomagnetica e a un aumento del rischio di disturbi tecnologici sulla Terra.