La Stampa riporta in esclusiva che Daniela Santanchè sarebbe indagata per bancarotta fraudolenta in relazione al fallimento di Ki Group

Daniela Santanchè, ministra del Turismo, è indagata per bancarotta fraudolenta in relazione al fallimento di Ki Group, un’azienda di cui era stata amministratrice. La notizia è stata riportata in esclusiva dalla Stampa nella mattinata di venerdì. Al momento, la ministra non ha rilasciato commenti ufficiali riguardo a questa situazione

Daniela Santanchè, ministra del Turismo e senatrice di Fratelli d’Italia, è indagata per bancarotta fraudolenta in relazione al fallimento di Ki Group, un’azienda di cui era stata amministratrice. La notizia è stata riportata in esclusiva dalla Stampa nella mattinata di venerdì. Al momento, la ministra non ha rilasciato commenti ufficiali riguardo a questa situazione.

Le indagini riguardano il fallimento di Ki Group, che controllava diverse aziende nel settore dei prodotti biologici e della cosmesi naturale. Il tribunale di Milano ha avviato la procedura di liquidazione giudiziale per Ki Group il 9 gennaio. Questa procedura sancisce di fatto il fallimento di un’impresa. Nei mesi successivi, sono state avviate procedure simili per altre aziende collegate a Ki Group.

Daniela Santanchè è già accusata di falso in bilancio e truffa aggravata per la sua gestione di un’altra azienda, Visibilia Editore. Secondo le informazioni disponibili, la procura di Milano ha contestato un danno erariale di 3 milioni e 700mila euro, chiedendo a Santanchè di risarcire poco meno di un milione di euro. Le altre contestazioni nei confronti della ministra sono state ritenute coperte dallo scudo erariale, una legge che limita la responsabilità per danni causati da comportamenti non dolosi.

La legge 74/2023 prevede che gli amministratori e i dipendenti pubblici non possano essere ritenuti responsabili per danni causati da colpa grave se le loro azioni sono state effettuate senza dolo. Nella stessa inchiesta, sono coinvolti anche altri soggetti, ma le loro contestazioni sono state anch’esse coperte dallo scudo erariale.