La Russia accusa gli Stati Uniti di essere responsabili del raid in Crimea

La Russia accusa gli Stati Uniti e l’Ucraina di essere responsabili del raid sulla Crimea avvenuto con missili americani Atacms, e minaccia conseguenze

La Russia accusa gli Stati Uniti di essere responsabili del raid in Crimea

La Russia accusa gli Stati Uniti e l’Ucraina di essere responsabili del raid sulla Crimea avvenuto con missili americani Atacms, e minaccia conseguenze. Washington sostiene di fornire armi a Kiev per difendere il proprio territorio, inclusa la Crimea. Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha dichiarato che il coinvolgimento degli USA nel conflitto in Ucraina e le conseguenti uccisioni di civili avranno ripercussioni. Peskov ha invitato i giornalisti a chiedere ai loro colleghi in Europa e negli USA perché i loro governi uccidono bambini russi, sottolineando che Mosca sa bene chi è dietro agli attacchi con missili tecnicamente complessi come gli Atacms.

Il Ministero degli Esteri russo ha convocato l’ambasciatrice americana, affermando che gli Stati Uniti sono altrettanto responsabili quanto l’Ucraina per il raid sulla Crimea. Secondo il ministero, “non vi è alcun dubbio sul coinvolgimento degli Stati Uniti in questo crimine sinistro”, e ha promesso una risposta. L’attacco ha causato 5 morti, tra cui tre bambini, e 124 feriti, con cinque bambini in terapia intensiva. Tra le vittime c’è anche Sofia, la figlia di 9 anni del vicesindaco di Magadan, Oleg Averyanov, che era in vacanza a Sebastopoli con i genitori.

Il Ministero della Difesa russo accusa Kiev di aver lanciato un “attacco terroristico” alle infrastrutture civili di Sebastopoli usando missili Atacms con munizioni a grappolo. Quattro missili sono stati abbattuti dai sistemi di difesa aerea russi, mentre uno è esploso sopra la città. Mosca ritiene che la responsabilità dell’attacco missilistico deliberato contro i civili a Sebastopoli ricada su Washington, che ha fornito queste armi all’Ucraina, e sul regime di Kiev, dal cui territorio è stato effettuato l’attacco.

In risposta alle sanzioni dell’Unione Europea contro alcuni media russi, tra cui Ria Novosti, Izvestia e Rossiyskaya Gazeta, la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha dichiarato che Mosca adotterà presto misure di risposta. Zakharova ha affermato che, dato l’inutilità di sperare nell’impegno dell’Unione Europea a Bruxelles verso i suoi obblighi legali internazionali, la Russia ha sviluppato contromisure che saranno annunciate nel prossimo futuro.

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