La pratica della maternità surrogata diventerà reato universale in Italia

Le coppie italiane che vanno all’estero per far partorire il proprio figlio quando torneranno in Italia saranno denunciate e il bambino andrà in affidamento

La pratica della maternità surrogata diventerà reato universale in Italia
2 GIUGNO 2023FONTEUFFICIALEBREAKING NEWS – La commissione Giustizia della Camera ha presentato un testo unico della maggioranza di destra-centro per rendere reato universale la maternità surrogata. Il testo verrà discusso e approvato senza modifiche dall’Aula della Camera il 19 giugno.

La maternità surrogata, denominata Gpa (gestazione per altri) dalla sinistra e “utero in affitto” dalla destra, diventerà un reato perseguibile anche se avviene all’estero. Ciò comporterà conseguenze significative per le coppie omogenitoriali, che non potranno più trascrivere i figli all’anagrafe. Inoltre, potrebbero essere denunciate, incriminate e private dei diritti genitoriali al loro ritorno in Italia con il neonato.

Il risultato potrebbe essere l’affidamento del bambino ad altre coppie, su decisione della magistratura, anche se questa implicazione non è ancora esplicitamente dichiarata nel testo della legge, proposto da Carolina Varchi di FdI e che sarà discusso in Aula tra due settimane.

Un aspetto tecnico importante è che il reato sarà universale, vale a dire che non sarà limitato ai confini geografici, ma solo i cittadini italiani ritenuti responsabili potranno essere perseguibili. Tuttavia, il Partito Democratico (Pd) è diviso su questa questione, con posizioni a favore di Elly Schlein, dei deputati Alessandro Zan e Rachele Scarpa e posizioni contrarie da parte dei cattolici del partito.

Contestualmente, sta emergendo una terza opzione che propone il divieto internazionale della maternità surrogata, una proposta che rischia di alimentare ulteriormente le divisioni all’interno del Pd. Già ci sono centinaia di firme su una petizione che chiede al Parlamento italiano di promuovere una Convenzione delle Nazioni Unite contro la maternità surrogata. Tra i firmatari, spiccano Aurelio Mancuso, ex presidente di Arcigay, Cristina Gramolini, presidente di ArciLesbica, e la scrittrice e sociologa trans Neviana Calsolari. Anche figure storiche del femminismo di sinistra, come Adriana Cavarero, Francesca Izzo e Alessandra Bocchetti, hanno espresso il loro sostegno.

Inoltre, il testo approvato ieri dalla commissione Giustizia prevede pene severe per coloro che si rivolgono a cliniche all’estero per la maternità surrogata. Le sanzioni prevedono multe da 600.000 a un milione di euro e pene detentive da due mesi a tre anni. La formalizzazione definitiva da parte della commissione arriverà la prossima settimana, con il mandato al relatore di illustrare il testo in Aula, dove sarà discusso il 19 giugno.

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