La Papua Nuova Guinea ha annunciato il boicottaggio della prossima Conferenza sul clima delle Nazioni Unite, definendola una “completa perdita di tempo”. Il ministro degli Esteri, Justin Tkatchenko, ha dichiarato che il paese non parteciperà finché i principali inquinatori mondiali non adotteranno misure concrete. Questo non è il primo segnale di frustrazione da parte della Papua Nuova Guinea: ad agosto, il primo ministro James Marape aveva già comunicato la sua intenzione di non partecipare e aveva richiesto una valutazione dei progressi sui cambiamenti climatici dal 1992.
Tkatchenko ha affermato di rappresentare anche altri stati del Pacifico e intende stabilire accordi bilaterali considerati più efficaci. Sebbene la Papua Nuova Guinea contribuisca solo allo 0,02% delle emissioni globali, è tra i paesi più vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico e ospita la terza più grande foresta pluviale del mondo, fondamentale per l’assorbimento della CO2. La prossima Conferenza sul clima, COP29, si svolgerà a Baku, in Azerbaigian, dall’11 al 22 novembre.