La nazionale maschile di pallanuoto ha protestato durante la partita contro la Spagna alle Olimpiadi di Parigi, voltando le spalle agli arbitri mentre cantavano l’inno nazionale
La nazionale maschile di pallanuoto ha protestato durante la partita contro la Spagna alle Olimpiadi di Parigi, voltando le spalle agli arbitri mentre cantavano l’inno nazionale. Questa azione è stata una risposta ai torti arbitrali subiti nella partita precedente contro l’Ungheria, dove l’Italia era stata eliminata ai rigori.
L’arresto della partita contro l’Ungheria, avvenuto il 7 agosto, era stato segnato da una decisione controversa che aveva portato all’espulsione di Francesco Condemi e all’annullamento di un gol per l’Italia. La federazione italiana aveva presentato un ricorso alla World Aquatics, che è stato successivamente respinto, ma la squalifica di Condemi è stata revocata.
Nella partita contro la Spagna, che si svolgeva per stabilire le posizioni dal quinto all’ottavo posto, l’Italia ha giocato i primi quattro minuti in inferiorità numerica come forma di protesta. I giocatori hanno deciso di mantenere un atteggiamento di disinteresse nei confronti dell’azione, lasciando il gioco agli avversari. La partita si è conclusa con la sconfitta dell’Italia per 11-9.
Il comportamento della squadra è stato criticato dalla World Aquatics, che ha annunciato possibili sanzioni per la protesta, considerata contraria allo spirito olimpico. Anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha condannato l’azione, pur riconoscendo le ingiustizie subite dalla squadra. La protesta è stata vista come un messaggio forte e chiaro contro le decisioni arbitrali e ha attirato l’attenzione internazionale.
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