Louis Dassilva, in una lettera sequestrata dalla polizia penitenziaria, ha scritto: “Spero che tu riesca a perdonarmi e a capire che mi dispiace veramente. Mi vergogno con tutto il cuore per quello che ho fatto”
Pierina Paganelli, 72 anni, è stata uccisa. Louis Dassilva, un uomo di 34 anni di nazionalità senegalese, è l’unico indagato per il delitto. In una lettera sequestrata dalla polizia penitenziaria, Dassilva ha scritto: “Spero che tu riesca a perdonarmi e a capire che mi dispiace veramente. Mi vergogno con tutto il cuore per quello che ho fatto. Non ho parole per dirti come sto male per questo fatto che tutta Italia sa”. La lettera è stata mostrata in esclusiva a “La Vita in Diretta” su Rai 1.
Secondo l’accusa, la lettera ha valore confessorio, in quanto Dassilva intendeva ammettere di aver ucciso Pierina. Tuttavia, la difesa e la moglie di Dassilva hanno una visione diversa. Valeria Bartolucci, moglie di Dassilva, ha dichiarato ai microfoni dell’inviato di Alberto Matano che “Si riferiva al tradimento. È l’unico fatto di cui tutta l’Italia sa”.
In un altro passaggio della lettera, Dassilva ha scritto: “Te lo ricordi, noi contro tutti. Avevo scelto te e sceglierò ancora solo te, comunque e comunque sempre te”. Questa frase è stata interpretata come una dichiarazione di fedeltà alla moglie, in contrasto con la relazione extraconiugale che Dassilva avrebbe avuto con Manuela Bianchi, nuora di Pierina, ipotizzata come movente passionale del delitto dalla procura.
Successivamente, Dassilva ha chiesto alla sorveglianza del penitenziario di Rimini di poter riavere il suo testo. Oggi, 30 luglio, è previsto il primo incontro tra Dassilva e sua moglie dopo la conferma da parte del tribunale del riesame della custodia cautelare in carcere, in attesa del processo.
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